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Roma, minaccia di morte la ex compagna e la sua famiglia: “Vi do fuoco a casa”

Un 27enne romano è stato arrestato per stalking ed è finito in carcere per aver minacciato di morte la sua ex compagna e la sua famiglia al termine della loro relazione sentimentale. La ragazza si è rivolta al commissariato di Roma Eur. A finire in manette anche il padre del ragazzo, complice del figlio.
A cura di Alessia Rabbai
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Minacce di morte e messaggi persecutori sono le accuse contestate a C.S, un 27enne romano, arrestato per stalking dagli agenti della Polizia di Stato insieme al padre. Vittima la sua ex compagna, che tempo fa aveva deciso di porre fine alla loro relazione sentimentale, durata circa due anni. La donna poi, ha iniziato a frequentare un'altra persona e il 27enne ha perso la testa. I continui messaggi che le mandava con scritto "Non posso vivere senza di te, sei tutta la mia vita" vestendo i panni della vittima con il cuore infranto, sono stati sostituiti da vere e proprie intimidazioni e minacce di morte, dirette alla ex fidanzata e ai suoi cari: "Ve do foco, cambiate appartamento, ve stermino la famiglia, vi ammazzo tutti”, “Fallo venì tu padre che je spacco la testa". Successivamente i messaggi, oltre che alla vittima, sono iniziati ad arrivare anche al numero di telefono di una sua amica, che le sarebbe rimasta vicina in questo periodo difficile: "Ho visto l’amica tua venì su…dije de scenne che l’ammazzo" scriveva.

Reato di stalking: padre e figlio arrestati

La ragazza, esausta e spaventata dalle continue minacce, ha chiesto aiuto agli agenti del Commissariato Esposizione di viale Asia, nel quartiere Eur. Ai poliziotti la giovane ha raccontato l'accaduto, spiegando come le minacce le fossero arrivate anche dal padre del suo ex compagno, C.M., un 62enne. Gli agenti hanno raccolto gli elementi necessari per procedere a ulteriori accertamenti e su disposizione del giudice delle indagini preliminari della procura hanno eseguito le due ordinanze di custodia cautelare in carcere per stalking destinate a figlio e padre. I poliziotti li hanno rintracciati l'uno a Laurentino 38 e l'altro a Don Bosco, entrambi sono finiti in manette e portati nel carcere di Regina Coeli, dove restano a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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