Roma, blitz antidroga: 21 arresti. C’è anche David Barberis considerato vicino a Fabrizio Piscitelli
Colpo ai narcos della capitale. È in corso dalle prime ore dell'alba un maxi blitz antidroga eseguito dalla Sezione Antidroga della Questa di Roma, che sta eseguendo ventuno arresti arresti. Destinatari delle ordinanze di custodia cautelare in carcere quelli che vengono definiti nelle prime informazioni fornite sull'operazione, come "elementi di spicco della criminalità romana". Gli arresti sono arrivati al termine di lunghe indagini e articolate indagini dirette dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma. L'operazione – denominata Lucifero 2017 – ha colpito i fornitori delle piazze di spaccio della Marranella e di Torpignattara, di La Rustica, Acilia, Infernetto, Pietralata e Fonte Nuova. L'indagine avrebbe consentito di colpire con forza una rete in grado di muovere grosse quantità di stupefacenti, in particolare di cocaina.
Arrestato uomo vicino a Fabrizio Piscitelli
In manette è finito anche David Barberis, considerato uomo vicino alla così detta batteria di Ponte Milvio, in particolare al pugile albanese Arben Zogu e a Fabrizio Piscitelli. Assieme al leader degli Irriducibili della Lazio, ucciso lo scorso 7 agosto in un agguato, Barberis avrebbe gestito un giro di spaccio a Roma Nord e al centro della capitale. Di professione personal trainer, è molto conosciuto negli ambienti delle palestre della capitale. Ancora non sono noti altri particolari sull'operazione eseguita questa mattina, le indagini sono state coordinate dal procuratore facente funzione Michele Prestipino e dal sostituto Nadia Plastina.
Gli altri arrestati: ci sono Fabrizio Capogna e Giuseppe Gaetano Mazza
Tra i nomi di spicco arrestati figurano Fabrizio Capogna, rampollo della nota famiglia criminale e considerato un punto di riferimento per la piazza di Tor Bella Monaca, e Giuseppe Gaetano Mazza, di origini siciliane ma residente in Colombia che risulta latitante e che riusciva a far giungere in Italia autonomamente partite di cocaina che poi ripartiva. C'è poi Casimiro Malafronte, detto "Miro" con il quale già citato Barberis gestiva un giro di spaccio a Latina. Alessio Di Gianfelice, vicino a Mazza, riforniva diverse piazze di spaccio al pari di Egidio Longo detto "Gino Crodino", collegato agli ambienti della camorra napoletana, che agiva sul litorale tra Acilia e l'Infernetto. Arrestati anche Luca De Dominicis detto "Zoppo" e Davide Fedeli, le cui attività insistevano su La Rustica.
Il nuovo boss della Marranella
Durante l'inchiesta gli inquirenti hanno scoperto come Fedeli e De Dominicis rifornivano un gruppo criminale che agiva alla Marranella. Un giovane gruppo criminale guidato da Ali Omar Hassan Ghareb, chiamato "er boss della Maranella" che insieme a Daniele Alessandri gestivano le attività di spaccio. La piazza di spaccio di Torpignattara, era governata invece dal pluripregiudicato Flavio Messina e dei sodali David Carmellini e Ivan Mugnini.