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Roma, mamme contro il menù vegano imposto nelle scuole ai bambini: “È sbagliato”

La giunta Raggi vuole introdurre dal 2017 nelle mense scolastiche un pasto alla settimana completamente vegano per tutti i bambini. La proposta trova contrarie alcune mamme, che si preparano a protestare con fermezza: “La dieta vegana può divenire un’autostrada per l’anoressia”.
A cura di Francesco Loiacono
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Menù vegano imposto (una volta a settimana) a tutti i bambini nelle mense scolastiche romane? La proposta dei Cinque stelle, che governano la Capitale, trova contrarie alcune mamme, che si preparano a protestare con veemenza. Un passo indietro: tutto nasce dalla proposta di inserire, nell'ambito del prossimo bando per la refezione scolastica (a partire dal primo settembre 2017), un pasto alla settimana completamente vegano per tutti i 144mila bambini serviti dalle mense scolastiche. Ad annunciarla era stato lo scorso 16 novembre il presidente della Commissione Ambiente Daniele Diaco durante una seduta congiunta delle commissioni capitoline Ambiente e Scuola.

"Vogliamo assicurare una alimentazione che sia in grado di fornire tutti gli elementi nutrizionali necessari per i bambini e al contempo sia strumento di educazione e formazione per i piccoli studenti, adulti di domani, e quindi consapevoli che i nostri consumi hanno un impatto significativo sull'intero Pianeta – aveva affermato Diaco, come si può leggere anche sulla sua pagina Facebook -. Per questo, come anche la Fao suggerisce, vogliamo proporre un piano di educazione alimentare e inserire nei menù, almeno una volta a settimana, anche un pasto completo vegano".

Il nuovo bando sarebbe già stato predisposto, come afferma Diaco. Fin da subito la proposta dei Cinque stelle aveva suscitato qualche protesta, con in prima fila il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Fabrizio Santori, che aveva ricordato i precedenti (flop) del cibo etnico di Veltroni e dei menù europei di Marino.

Adesso ad annunciare dure proteste sono anche alcune mamme, riunite nell'associazione "Mamme d'Italia". Si tratta in realtà della stessa sponda politica: le rappresentanti dell'associazione sono infatti Lavinia Mennuni e Flaminia Camilletti. La prima è stata un'ex consigliera comunale di Fratelli d'Italia, candidatasi senza successo anche alle scorse amministrative, la seconda si è spesa per la sua elezione. In una nota le due hanno scritto: "Mamme d'Italia si oppone con fermezza a questa decisione che pare quantomeno sconsiderata, soprattutto alla luce dei recenti casi di bambini malnutriti a causa della carenza di vitamine che può comportare l'alimentazione vegana. Inoltre recenti studi hanno dimostrato che la dieta vegana possa divenire un'autostrada per l'anoressia: le ragazze con disturbi alimentari sono vegetariane o vegane in percentuali molto più alte rispetto alle ragazze senza problemi di questo tipo. Mamme d'Italia auspica che venga fatto un passo indietro a proposito di questa scellerata scelta della giunta Raggi e se così non dovesse essere, ci opporremo con durezza".

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