Roma, l’Università di Tor Vergata organizza un corso per badanti

L'Università di Tor Vergata, Roma, ha organizzato un corso per diventare ‘Assistente familiare', cioè per badanti. Il programma prevede 250 ore di didattica frontale e 250 di tirocinio. Questo corso, spiega l'ateneo romano, "è la risposta ad una delle maggiori sfide sociali e cliniche a livello globale: il percorso formativo realizza – in un campo in cui l’offerta di persone qualificate è irrisoria – concrete opportunità di impiego per figure professionali che si inseriscono in un quadro in cui la domanda da parte delle famiglie e delle strutture sociosanitarie è altissima, anche in ragione del progressivo invecchiamento demografico, che va di pari passo con l’aumento di patologie cronico-debilitanti".
Per il rettore, il professor Giuseppe Novelli, lo scopo del programma è "preparare con perizia e professionalità una categoria di lavoratori che svolgono attività estremamente delicate, e contribuire ad offrire delle risposte a domande sempre più pressanti da parte della società e delle famiglie, in un’ottica di inclusione e innovazione sociale". Secondo gli ultimi dati Istat in Italia i badanti sono circa 900mila e il 73 per cento di loro sono stranieri. Questo nuovo corso, informa Tor Vergata, è rivolto a maggiorenni italiani, comunitari ed extracomunitari in regola con le norme in materia di immigrazione ed è aperto a un massimo di 40 partecipanti. Responsabile del percorso di studi è la professoressa Rosaria Alvaro, ordinaria di Scienze Infermieristiche: "Questi indispensabili lavoratori domiciliari svolgono numerose attività fra cui cura dell’igiene della persona, vestizione, alimentazione, mobilizzazione, supporto cognitivo/comportamentale, ma anche acquisti, pulizie domestiche, preparazione dei pasti, assistenza per l’assunzione dei farmaci. Oltre al tirocinio, le materie d’insegnamento includeranno i fondamenti di anatomia e fisiologia, le principali patologie cronico-degenerative e il loro trattamento, le basi dell’igiene, i principi di scienza della nutrizione, le principali tecniche di mobilizzazione attiva e passiva, l’etica e le basi della legislazione sanitaria”, spiega la professoressa.