Roma, la Polizia di Stato arresta un ricercato e lo porta in carcere
"Ci sono due persone che si stanno drogando in un furgone". Questa la segnalazione di un cittadino pervenuta al Numero Unico per le Emergenze 112 da via Frisa, nella periferia Est di Roma. I fatti sono accaduti nel pomeriggio di lunedì scorso, 20 aprile. Ad intervenire sul posto gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Casilino diretto da Michele Peloso, che sono arrivati sul luogo della segnalazione a bordo di una volante.
Arrestato un ricercato
I poliziotti hanno subito notato il furgone in questione in strada, in sosta all'altezza in cui era sta stato segnalato e hanno visto due uomini al suo interno. Li hanno femati, ma dalle verifiche effettuate è emerso che nessuno dei due stava facendo uso di sostanze stupefacenti. Sottoposti entrambi ad ulteriori accertamenti è emerso che uno dei due, P.M., un uomo di trentatré anni, di nazionalità ucraina, era in realtà un ricercato. Era libero, come un normale cittadino, ma destinatario di un decreto di ripristino della custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Napoli.
Portato in carcere
L'uomo, dunque, non solo si trovava in strada senza un valido motivo, infrangendo le disposizioni del Governo che invitano le persone a restare a casa e a limitare gli spostamenti ai soli necessari, per contenere i contagi da coronavirus, ma si trattava di una persona con un reato pendente a suo carico. Terminate le verifiche necessarie, il trentatreenne è stato accompagnato nel carcere di Rebibbia, dove si trova a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.