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Roma, la giunta taglia le partecipate: “Risparmi per 90 milioni”. Gennaro nuovo assessore

La giunta guidata da Virginia Raggi ha licenziato il piano sul riassetto delle società partecipate della Capitale. Previsto un taglio drastico, da 31 a 11 aziende, e benefici economici immediati stimati in 90 milioni di euro: “Giornata speciale per i cittadini di Roma”, ha detto la Raggi. Annunciato anche il nome del nuovo assessore alle Partecipate, che sostituirà come già annunciato Massimo Colomban: è Alessandro Gennaro, un suo collaboratore.
A cura di Francesco Loiacono
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L'assessore uscente Massimo Colomban e la sindaca di Roma, Virginia Raggi (LaPresse)
L'assessore uscente Massimo Colomban e la sindaca di Roma, Virginia Raggi (LaPresse)

La giunta guidata da Virginia Raggi ha licenziato il piano sul riassetto delle società partecipate della Capitale, che prevede un taglio drastico e benefici annunciati per 90 milioni di euro. Annunciato, inoltre, il nome del nuovo assessore che (come deciso già da tempo) subentrerà a Massimo Colomban, chiamato "a tempo" dalla sindaca proprio per riorganizzare le società partecipate di Roma Capitale: sarà Alessandro Gennaro, un collaboratore di Colomban.

Secondo il piano, frutto del lavoro di un anno, il gruppo Roma Capitale passerà da 31 a 11 società partecipate. Previste cessioni, liquidazioni e integrazioni tra diverse società (il dettaglio più sotto), che produrranno potenziali benefici economici per le casse del Campidoglio stimati in circa 90 milioni di euro: 80 milioni di euro una tantum deriveranno dalle dismissioni, mentre 10 milioni di euro l’anno da risparmi nella gestione. Adesso, per diventare esecutivo, il piano dovrà essere approvato dall’Assemblea Capitolina.

Raggi: Giornata speciale per Roma

"È una giornata speciale per i cittadini di Roma – ha detto la sindaca di Roma – In campagna elettorale mi ero impegnata a ridurre gli sprechi delle aziende partecipate del Comune di Roma, che erano state utilizzate dalla politica come un bancomat, come strumenti per consolidare il consenso, per moltiplicare poltrone e clientele. Finalmente posso dire che quel progetto diventa realtà". La Raggi ha presentato il piano durante una conferenza stampa assieme all'attuale assessore alla Riorganizzazione delle Partecipate Colomban, il cui mandato finirà tra qualche giorno: "Sono orgoglioso di aver lavorato a questo progetto e soprattutto di aver offerto il mio contributo per il futuro della nostra Capitale, che ha delle potenzialità notevoli che vanno valorizzate con il contributo di tutti: istituzioni, imprese, lavoratori, cittadini. La mia esperienza in Campidoglio certamente potrà portare, all’interno delle società partecipate dal Comune, un nuovo spirito aziendale. Nonché favorire sinergie tra le stesse che portino efficienza, produttività e migliori servizi a vantaggio della città".

La sindaca ha poi spiegato: "Abbiamo trovato una galassia di partecipate di primo e secondo livello la cui attività, nella maggioranza dei casi, non era correlata allo svolgimento delle funzioni istituzionali dell’Amministrazione. Con questo piano cominciamo invece a tagliare inefficienze e sprechi, per restituire al Gruppo Roma Capitale un assetto funzionale alle attività dell’Amministrazione che deve avere un solo scopo comune a tutte le sue società: offrire servizi efficienti e di qualità ai cittadini".

Cosa prevede il piano sulle partecipate

Le 31 società partecipate analizzate sono suddivise tra 20 di primo livello (partecipazioni dirette) e 11 di secondo livello (partecipazioni indirette). Un'ulteriore suddivisione è tra società strumentali, non strumentali, in liquidazione o aziende speciali in relazione al grado di supporto alle funzioni svolte dall’amministrazione. In totale le aziende fatturano per Roma Capitale 4 miliardi di euro (su un valore totale di 7 miliardi di euro), a fronte di erogazioni da parte del Comune di circa 1,6 miliardi di euro per i contratti di servizio. Le aziende producono una perdita netta per il Campidoglio che sfiora i 19 milioni (che come recita una nota del Campidoglio è sostanzialmente imputabile ad Atac) e impiegano circa 34mila dipendenti, di cui 28mila in quota all’Amministrazione.

Sono 18 le cessioni e liquidazioni previste, che riducono il numero delle società da 31 a 11 (10 di primo livello e 1 di secondo livello). Ai benefici economici già segnalati si aggiungerà la liberazione di risorse del Comune attualmente impiegate per il controllo delle società dismesse, stimabili in circa 900mila euro l’anno.

Come recita la nota del Campidoglio, le dismissioni previste sono "in linea con i dettami normativi e coerenti con i percorsi di riordino precedentemente avviati: si fa riferimento in particolare al Piano triennale di riequilibrio (cosiddetto ‘Salva Roma' recepito dalla Giunta Capitolina nel 2014), al Piano di razionalizzazione delle partecipazioni approvato dall’Assemblea Capitolina nel 2015 e, da ultimo, alla legge Madia che fissa il Testo unico delle società a partecipazione pubblica". Oltre alle cessioni e alle liquidazioni si ipotizzano anche alcune integrazioni.

Cessioni

  • Aeroporti di Roma Spa: cessione già avvenuta di una partecipazione di minoranza non correlata al perseguimento degli scopi istituzionali di Roma Capitale, con conseguente liberazione di risorse da destinare a investimenti in servizi o opere strategiche, per 48 milioni di euro.
  • Centrale del Latte di Roma Spa: la cessione della quota del 75% è stimata in almeno 28 milioni di euro a titolo transattivo, da destinarsi a investimenti in servizi o opere strategiche.
  • Investimenti Spa: cessione della quota del 21,8% mediante recesso dalla società che, pur svolgendo un'attività coerente con il perseguimento delle finalità istituzionali di Roma Capitale, ha prodotto un risultato negativo in almeno quattro dei cinque esercizi precedenti.
  • Alta Roma: cessione a titolo oneroso della quota del 18,64%, in quanto società di secondo livello che svolge un'attività non strettamente necessaria per il perseguimento delle finalità istituzionali di Risorse per Roma Spa che ne detiene la partecipazione.
  • Multiservizi Spa: la partecipazione dovrà essere valorizzata e dismessa una volta costituita la società mista pubblico-privata di cui l’Amministrazione intende dotarsi per lo svolgimento di servizi di interesse generale, il cui socio privato sarà individuato mediante procedura di gara ad evidenza pubblica ‘a doppio oggetto’.
  • Partecipazioni Ama: si prevede la cessione delle partecipazioni detenute dall’azienda capitolina dei rifiuti in altre quattro società: Ep Sistemi Spa (40%), Consel Scarl (0,1%), Polo Tecnico Industriale Romano Spa (0,07% al quale si aggiunge la dismissione dello 0,033% detenuto da Atac), Acea (0,02%).

Liquidazioni

  • Partecipazioni Roma Capitale: si completa la liquidazione di quattro partecipazioni: Agenzia Roma Energia (100%), Roma Patrimonio Srl (100%), Azienda speciale ACCLR (100%), ATLazio Spa – Agenzia regionale per la promozione turistica del Lazio (19%).
  • Partecipazioni Ama: si prevede la liquidazione delle partecipazioni detenute dall’azienda capitolina dei rifiuti in quattro società Servizi Ambientali Srl (87,5%), Ecomed Srl (50%), Marco Polo Srl (34,23%), Cisterna Ambiente Spa (29%).
  • Aziende già liquidate: Servizi Azionista Roma Srl (100%), Centro Ingrosso Fiori Spa (9%).

Integrazioni

  • Polo Entrate: Aequa Roma + Risorse per Roma (riscossioni da patrimonio). Si propone la convergenza delle funzioni delle due società per concentrare in un unico soggetto tutte le attività relative alla gestione delle entrate da patrimonio immobiliare e da tributi locali.
  • Polo Mobilità: Roma Servizi per la Mobilità + Roma Metropolitane (ramo progettazione). L’ipotesi è quella di creare un’unica società incaricata delle attività di pianificazione dei trasporti, di gestione della mobilità pubblica e privata, progettazione, di regolazione e controllo dei sistemi di trasporto.

Il Comune manterrà la partecipazione del 100 per cento di Risorse per Roma, società autonoma che svolge attività di pianificazione, progettazione e trasformazione del territorio e di Roma Metropolitane, stazione appaltante per la realizzazione della Metro C: in questo caso la partecipazione sarà mantenuta fino al completamento dell’opera.

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