Roma, la fidanzata di Luca Sacchi: “Sono dei mostri, la droga non c’entra niente”
"Non ho visto nulla, non ho visto nessuno, ho sentito solo la voce del ragazzo, romanissimo, con accento romano. Era un ragazzo giovane, l'ho detto anche ai carabinieri. Mi ha detto: ‘Damme sto zaino'. Una cosa che non supereremo mai, Luca, il mio Luca, rimarrà sempre nei nostri pensieri. Si è trattato di un'ingiustizia, sono mostri quelli, sono mostri", ha raccontato Anastasiya Kylenyk, la fidanzata di Luca Sacchi, alle telecamere del Tg1 riferendosi ai due ragazzi arrestati per l'omicidio del 24enne romano davanti al John Cabot pub dell'Appio Latino.
La dinamica: "Luca intervenuto per difendermi"
La ragazza è svenuta dopo essere stata picchiata in testa e ha potuto ricostruire solo una parte della scena del crimine, quella precedente al momento in cui i due giovani hanno tirato fuori una pistola e sparato il proiettile che ha colpito al volto e ucciso Sacchi. "Luca ha tentato di proteggermi, se si fosse nascosto non sarebbe successo nulla. Solo che io ero a terra, avevo preso una botta in testa e quindi ci ho visto tutto bianco, non capivo, credo di essere svenuto. Poi mi hanno detto che Luca ha visto che mi stavano per piacchiare ancora, l'ha atterrato, l'ha preso e l'ha buttato a terra. E là si sono spaventati, perché Luca era uno sportivo, era un ragazzo grosso, si allenava sempre. Quindi non ci ha visto e mi è andato a proteggere. Lui ha protetto me, come ha fatto sempre".
Il movente: "La droga non c'entra niente"
Una delle ipotesi dei pm è che Luca e la fidanzata volessero comprare della droga dai due sospettati, ma l'acquisto è andato male. I due presunti responsabili, Paolo Pirino e Valerio Del Grosso, avrebbero visto diverse banconote all'interno dello zaino e avrebbero tentato di rapinarla. Secondo la diretta interessata "la droga non c'entra niente": "Noi eravamo lì per guardare il fratellino più piccolo che era dentro al pub. La droga non c'entra. Luca ha dato tanto amore e lo riceverà continuamente".
Pirino e Del Grosso sono stati fermati e portati in carcere a Regina Coeli. Dovranno rispondere dei reati di omicidio, rapina, detenzione e porto abusivo di armi.