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Roma, in migliaia per il corteo del Gay pride: “Renzi sposi la prima coppia gay” (FOTO)

In migliaia a Roma per il “Roma pride 2016”, il corteo della comunità Lgbt che sfila per i diritti e l’uguaglianza di omosessuali, transessuali e intersessuali. L’appuntamento di quest’anno arriva dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili, importante risultato ma da cui secondo il mondo Lgbt si deve ripartire per migliorare. Da qui lo slogan: “Chi non si accontenta lotta”.
A cura di F.L.
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In migliaia nella Capitale hanno preso parte al "Roma pride", il corteo che da circa 20 anni è uno degli appuntamenti più importanti della comunità Lgbt della Capitale e di tutta Italia. Il corteo di quest'anno – partito alle 15 in pizza della Repubblica – ha un significato particolare, perché è il primo che arriva dopo l'approvazione della legge Cirinnà sulle unioni civili. Da qui lo slogan scelto per il Pride, "Chi non si accontenta lotta", allo stesso tempo riconoscimento del risultato raggiunto unito alla consapevolezza che sul tema dei diritti e delle uguaglianze si può fare di più: il riferimento è naturalmente al tema delle adozioni e della possibilità di avere un figlio anche per le coppie formate da persone dello stesso sesso.

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Nel solco della legge Cirinnà appena approvata è stato l'invito al presidente del Consiglio Matteo Renzi arrivato dal Gay center: "Renzi sposi la prima coppia gay in Italia". Invito poi esteso a colui o colei che diventerà il prossimo sindaco di Roma. Il Pride arriva infatti quest'anno poco prima dell'importante ballottaggio del 19 giugno, dove Virginia Raggi e Roberto Giachetti si contenderanno la poltrona di sindaco della Capitale. Della prima non si sono avute notizie, riferiscono gli organizzatori, mentre Giachetti, pur non presente, ha assicurato che se verrà eletto parteciperà il prossimo anno come sindaco. Tra le figure istituzionali presenti anche il vicepresidente della Regione, Massimiliano Smeriglio.

La madrina della manifestazione è Asia Argento: 20 i carri, con in testa l'autobus a due piani degli organizzatori. Il corteo si concluderà in piazza Madonna del Loreto, non lontano da piazza Venezia, con gli interventi dall'autobus trasformato in palco. Poi il party conclusivo al Gay village e l'appuntamento a Latina per il "Lazio pride" del 25 giugno.

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