Roma, gli ex sindaci Alemanno e Marino indagati per abuso d’ufficio
Gianni Alemanno e Ignazio Marino, ex sindaci di Roma, sono indagati dalla procura di Roma per abuso d'ufficio. L'iscrizione nel registro degli indagati risale alla scorsa estate e riguarda alcune nomine fatte a partire dal 2008: quelle degli anni precedenti sono coperte da prescrizione mentre l'inchiesta non riguarda l'attuale amministrazione Tronca. Oltre ai due ex sindaci risultano indagate altre 58 persone tra funzionari, assessori e dirigenti. Il pubblico ministero Francesco Dall'Olio, che conduce le indagini, contesta agli indagati l'assunzione di figure professionali esterne senza concorso e procedura pubblica, per chiamata diretta, in violazione del Testo unico degli enti locali che prevede di verificare la presenza all'interno di un'amministrazione di un lavoratore idoneo prima di assumerne uno dall'esterno. Già dalla prossima settimana potrebbero iniziare gli interrogatori per gli indagati.
L'inchiesta è partita da un'informativa della Guardia di finanza depositata a dicembre in procura. Nel testo compaiono tutte le persone che sarebbero state assunte in violazione della norma: tra loro Liborio Iudicello, ex segretario generale di entrambe le giunte dimessosi a luglio e Mario Mori, ex numero uno di Ros e Sisde ingaggiato da Alemanno dal 2008 al 2013 come consulente per la sicurezza.
Alemanno: "Procedure seguite da sempre, confido in rapida archiviazione"
Proprio Alemanno è intervenuto in merito all'inchiesta che lo vede indagato, affermando che "tutte le procedure di nomina di dirigenti esterni al Comune hanno seguito, per quello che mi risulta, le stesse identiche procedure non solo della giunta Marino, coinvolta anch'essa nell'inchiesta, ma anche delle giunte di Veltroni e Rutelli". Per l'ex sindaco, che confida in una rapida archiviazione del caso, si tratta dunque "di procedure da sempre seguite in base alle norme vigente e secondo un'interpretazione unanimemente data fino ad oggi, predisposte dagli uffici e validate dal segretario".