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Roma, genitori con figli disabili al Cem: “Un solo infermiere per quaranta pazienti”

A denunciare l’accaduto le famiglie dei ragazzi con disabilità ospiti al Centro di Educazione Motoria. “Quaranta pazienti assistiti da un solo infermiere che ha dovuto lavarli, cambiargli e dargli da mangiare. Una situazione inammissibile”. Si attendono soluzioni dalla Asl Roma 3 e dalla Regione Lazio.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto La Presse
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Quaranta pazienti ricoverati al Cem sono rimasti con un solo infermiere. Il Centro Educazione Motoria in via Ramazzini nel quartiere Portuense a Roma è una struttura riabilitativa, in convenzione con il Sistema Sanitario Regionale, con attività di privato sociale, che offre i servizi di attività residenziale, semi-residenziale, ambulatoriale e domiciliare. A denunciare pubblicamente l'accaduto le famiglie dei ragazzi con disabilità ospiti del centro. Un genitore scrive su Facebook: "È il primo gennaio 2020. Al Cem la giornata è iniziata con la presenza di un solo operatore su due gruppi, composti dalla presenza di venti ragazzi. L'assistenza sotto i limiti della dignità, poiché la presente ha dovuto provvedere a tutto ciò che riguarda i ragazzi da sola. Lavarli, cambiarli e dargli da mangiare. Se questo è il modo di intendere l'assistenza a ragazzi con grave disabilità e inammissibile". Una situazione che, come spiegano le famiglia, va vanti da un mese e che spinge i genitori a correre ai ripari tamponando la situazione sostituendosi al personale mancante, in attesa che Asl Roma 3 e Regione Lazio trovino una soluzione.

L'albergo cancella prenotazioni di famiglie con ragazzi autistici

I genitori dei ragazzi disabili assistiti al Cem hanno reso nota la notizia a seguito dell'episodio che ha coinvolto le famiglie con figli autistici le cui prenotazioni per la notte di Capodanno sono state cancellate dall'albergo Terme di Pompeo – Fontana Olente a Ferentino, vicenda che ha suscitato le critiche di molti, tra le qualli anche quella del sindaco del Comune ciociaro Antonio Pompeo. Come spiegato dal titolare, una decisione presa perché l'albergo e il personale “non sono in grado di gestire la situazione e di garantire tranquillità e relax a tutti”.

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