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Roma, garantivano condoni edilizi ai privati in cambio di soldi: arrestati sei dipendenti pubblici

Prendevano soldi dai privati e in cambio gli assicuravano i condoni per gli abusi edilizi commessi: sei dipendenti pubblici sono stati arrestati questa mattina dai carabinieri della Compagnia Roma Eur perché accusati di far parte di un giro di corruzione che avrebbe danneggiato la pubblica amministrazione. Ora sono ai domiciliari.
A cura di Natascia Grbic
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Blitz dei Carabinieri questa mattina a Roma: sei persone sono state arrestate perché accusate di corruzione, truffa, falsa attestazione e certificazione. Si tratta di dipendenti pubblici che, in cambio di soldi, avrebbero aggirato la burocrazia per favorire le pratiche di condono di alcuni soggetti privati che volevano sanare violazioni edilizie e regolarizzare immobili abusivi. Tra le persone arrestate ci sono quattro dipendenti della società ‘Risorse per Roma Spa' appaltata dal Comune per la gestione dell'ufficio Condono, e due dipendenti del comune di Roma, un funzionario e un geometra. Le accuse di cui dovranno rispondere sono molto gravi: corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, truffa e falsa attestazione e certificazione.

Condoni in cambio di mazzette: il modus operandi del gruppo

Tutti e sei i dipendenti pubblici sono finiti agli arresti domiciliari. Le indagini hanno permesso di accertare il modus operandi del gruppetto, che agiva in sincronia sempre nello stesso modo: i privati che dovevano sanare abusi edilizi e violazioni si rivolgevano a loro, sicuri di poter accelerare le pratiche e soprattutto aggirare determinati controlli che gli avrebbero causato molti guai. Ovviamente non gratis, ma in cambio di favori e denaro: un modo con cui i dipendenti pubblici ‘arrotondavano' lo stipendio che ricevevano danneggiando così la pubblica amministrazione. I sei non pensavano di essere scoperti e non avevano la minima idea che nel corso degli ultimi mesi i militari avevano iniziato a indagare su di loro. Oggi, gli arresti.

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