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Roma, furti nei negozi di Tivoli: arrestato un 40enne e tre minorenni

Quattro ladri sono stati arrestati per aver messo a segno diversi furti all’interno di negozi a Tivoli, Roma. Si tratta di un 40enne e tre minorenni, mentre un complice è riuscito a scappare. I carabinieri li hanno sorpresi mentre cercavano di forzare la saracinesca di una parafarmacia.
A cura di Alessia Rabbai
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Erano il terrore dei negozianti di Tivoli, perché avevano compiuto numerosi furti all'interno di attività commerciali del Comune in provincia di Roma. I carabinieri hanno arrestato quattro persone, un 40enne e tre minorenni romani, ritenuti membri di una banda di ladri che agiva indisturbata nei locali dei negozi, portando via denaro. Una quinta persona è riuscita invece a darsi alla fuga e i militari sono sulle sue tracce. Al termine del rito direttissimo, il 40enne è stato sottoposto all’obbligo di presentazione in caserma, mentre i minori sono stato portati presso il Centro di prima accoglienza minori di Roma, come disposto dalla Procura della Repubblica per i Minorenni.

Le indagini

Le indagini sono partite dalle denunce di diversi furti avvenuti i zona, i carabinieri hanno colto i responsabili in flagrante mentre forzavano la serranda di una parafarmacia in via Pericle Pozzilli, nel corso di mirati servizi notturni. Un uomo vestito di nero stava armeggiando sulla saracinesca, coperto da altri tre che che ricoprivano il ruolo di vedette, per controllare che non arrivasse nessuno durante il suo ‘lavoro'. Alla vista dei militari hanno dato l’allarme, mettendo in fuga il complice che è scappato a piedi. I tre, invece, sono saliti di corsa a bordo di un’auto guidata da un'altra persona ma i carabinieri sono intervenuti e li hanno bloccati.

Trovati arnesi da scasso

I carabinieri hanno sequestrato numerosi arnesi da scasso abbandonati dal ladro in fuga vicino alla serranda, come piedi di porco, un crick idraulico e un avviatore. Nel bagagliaio del'auto hanno trovato nascosti altri attrezzi e le targhe del mezzo stesso, appositamente smontate per impedirne un’eventuale identificazione. Dai primi accertamenti, il veicolo è risultato intestato al complice alla guida.

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