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Roma, fece a pezzi la sorella gettandola nei cassonetti: Maurizio Diotallevi condannato a 15 anni

Ha ucciso la sorella, l’ha fatta a pezzi per poi gettarla dentro ai cassonetti dell’immondizia nel quartiere Parioli, lo scorso agosto, a Roma. Maurizio Diotallevi, l’informatico di 62 anni, è stato condannato a scontare una pena di 15 anni e quattro mesi. Caduta l’aggravante della premeditazione.
A cura di Alessia Rabbai
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Ha ucciso la sorella, l'ha fatta a pezzi per poi gettarla dentro ai cassonetti dell'immondizia nel quartiere Parioli, lo scorso agosto, a Roma. Maurizio Diotallevi, l'informatico di 62 anni, è stato condannato a scontare una pena di 15 anni e quattro mesi. La decisione è arrivata dal gup della Capitale ma il pubblico ministero Marcello Cascini aveva chiesto una condanna a 27 anni. A risultare decisive nella sentenza sono state due perizie disposte da giudice e difesa, che hanno dimostrato la seminfermità di Diotallevi al momento in cui ha commesso l'omicidio che hanno fatto cadere l'aggravante della premeditazione.

Donna fatta a pezzi e gettata in un cassonetto

Maurizio Diotallevi ha ucciso la sorella Nicoletta di 59 anni, nella notte tra il 14 e il 15 agosto del 2017. I due vivevano insieme in un appartamento. All'origine della tragedia ci sarebbe una lite scaturita per motivi economici. L'uomo ha ucciso la vittima in casa, ne ha sezionato il cadavere e l'ha gettate in alcuni cassonetti. Le parti del suo corpo sono state trovate in viale Maresciallo Pilsudski e in via Guido Reni.

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