Roma Eur: ucciso davanti a discoteca, la testimonianza della compagna
"Giuseppe non aveva lesioni, nessuno l’ha pestato all’interno, l’ho lasciato fuori dal locale che stava bene, era solo un po’ barcollante, sono andata a prendere l’auto, sono tornata poco dopo e l’ho ritrovato qualche metro più in là di dove l’avevo lasciato, aveva il volto completamente tumefatto, era in fin di vita» ha raccontato ai carabinieri la compagna di Giuseppe Galvagno, morto nella notte tra il 2 e 3 settembre, trovato vicino alla discoteca San Salvador dell'Eur, a Roma. Come riporta Il Messaggero, sarebbe stata la donna, un' infermiera professionale di 45 anni, madre di tre figli avuti da un precedente matrimonio, a soccorrere per prima Giuseppe, con un massaggio cardiaco e le manovre di prima emergenza: "Ho provato di tutto per salvarlo, di tutto". Sono 5 le persone al momento indagate con l'accusa di omicidio volontario. Si tratta dei buttafuori della discoteca.
Ucciso fuori una discoteca all'Eur: indagati 5 buttafuori
La donna, domenica 3 settembre, ha ricostruito i dettagli della tragica notte in cui ha perso il compagno con i carabinieri della stazione di via in Selci e della compagnia Eur che stanno indagando sul caso. Ha raccontato di come sabato hanno deciso di andare in discoteca per passare una serata diversa. Una notte trascorsa nel locale San Salvador, in viale dell'Oceano Atlantico, luogo frequentato spesso dalla vittima. Secondo la testimonianza della compagna, Giuseppe avrebbe bevuto alcol e sarebbe scaturito un litigio con un altro uomo, forse a causa di apprezzamenti che avrebbe fatto alla donna dello sconosciuto o solo per averla urtata. Per questo motivo Galvagno è stato allontanato dal locale da due buttafuori "in maniera energica". All'esterno della discoteca sarebbe poi arrivati altri tre addetti alla sicurezza e in cinque lo avrebbero pestato violentemente. Nel frattempo, la compagna si è allontanata per andare a prendere la macchina, è tornata davanti al locale non lo ha visto. Poco dopo l'ha trovato agonizzante in un parcheggio vicino e ha dato l'allarme al 118, prestandogli i primi soccorsi. Ma per l'uomo non c'è stato nulla da fare ed è morto tra le sue braccia.