Roma, dopo l’aggressione ai bus è caccia agli immigrati. “Qui non li vogliamo”
Tre cittadini extracomunitari sono stati aggrediti e picchiati mentre scendevano da un autobus a Roma da un gruppo di persone. L'episodio di insensata violenza è il frutto del clima di tensione sociale e di odio instauratosi dopo i due assalti agli autobus Atac avvenuti nel weekend ad opera di una banda di immigrati del centro di accoglienza di Corocolle.
A scatenare la rabbia dei cittadini è stato l'agguato alla giovane autista Elisa Bianchi. La trentatreenne era alla guida del mezzo della linea 042 quando un gruppo di immigrati africani provenienti ha cominciato a urlare e tirare oggetti contro le lamiere dell'autobus. "Apri o ti ammazziamo" gridavano. Nel frattempo i sassi e le bottiglie rotte scagliati dagli uomini frantumavano i vetri della vettura. L'autista è riuscita ad aprirsi un varco e ad allontanarsi dai violenti, uscendo illesa dall'attacco. L'episodio ha avuto una tragica replica l'altra sera, quando un altro bus della linea 508, guidato da una ventisettenne è stato preso di mira dai sassi.
È bastato questo per far scendere in strada i cittadini al grido di "gli immigrati non li vogliamo". Così quando hanno visto cinque extracomunitari scendere da un bus li hanno aggrediti e picchiati. Tre di loro sono stati portati via in ambulanza, mentre gli altri sono riusciti a fuggire alla furia della folla gettandosi in un canale.
Il timore delle autorità, a questo punto, è che gli scontri possano estendersi ad altre zone della città, dove i controlli sono stati comunque intensificati in via precauzionale per prevenire nuovi episodi di violenza e di ritorsione ai danni degli immigrati dei centri. Solo alcuni giorni fa a Tor Pignattara, un diciassettenne ha ucciso a pugni un pachistano per uno sputo ricevendo, peraltro, la solidarietà e il sostegno degli altri cittadini.