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Roma, dirigente dei vigili rilasciava permessi Ztl a vip e imprenditori

Ci sarebbero i nomi di manager, stilisti e noti ristoratori tra la lista di persone che avrebbero ottenuto l’autorizzazione a circolare nella zona Ztl attraverso false dichiarazioni o in cambio di denaro.
A cura di Antonio Palma
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C’è una vera e propria lista formata da sessantuno vip che ottenevano permessi Ztl grazie all’ex vicecomandante della Polizia municipale dei Parioli, Claudio Coppola. Tra i nomi, come racconta Il Messaggero, ci sono quelli di imprenditori, stilisti, manager e ristoratori romani che si erano rivolti a Coppola per ottenere i permessi in breve tempo. Anche questo è emerso dall’indagine degli investigatori che ha messo nei guai l’ex vicecomandante della Polizia municipale dei Parioli. Il vigile si presentava negli uffici preposti in divisa e in orario di ufficio, e attraverso false dichiarazioni si sarebbe fatto rilasciare centinaia di permessi fasulli. Sembra infatti che ormai si era sparsa la voce che per ottenere in fretta, e magari senza i titoli necessari, un’autorizzazione a circolare nella zona Ztl della Capitale bastava rivolgersi a lui. Coppola, dopo la chiusura delle indagini, finirà sotto processo per falso e truffa, ma secondo le prime indiscrezioni insieme a lui potrebbero essere rinviati a giudizio anche alcuni vip della Capitale beneficiari dei permessi.

Indagine avviata nel 2011

L’indagine era partita nel 2011 quando era stata notato che per il rilascio dei permessi la maggior parte dei richiedenti  si affidava sempre allo stesso agente della Municipale. Sono così iniziate le indagini e passando al vaglio tutte le pratiche è venuto fuori quello che secondo i Pm era una vera e propria truffa. Secondo gli investigatori alcuni pass erano concessi dietro bustarelle, mentre in altri casi solo per cortesia verso persone influenti. Secondo i magistrati tra i beneficiari ci sarebbero alcuni che avrebbero solo concorso nella truffa producendo documentazione falsa e chi invece avrebbe pagato il vigile proprio allo scopo di manipolare la propria pratica. “In concorso fra loro avvalendosi della qualità rivestita da Coppola con artifizi e raggiri consistenti nel produrre dichiarazioni ideologicamente o materialmente false inducevano in errore il personale dell’ufficio per la Mobilità, ottenendo in tal modo l’indebito rilascio del permesso Ztl” hanno scritto i Pm. Inoltre per i magistrati i clienti  hanno ottenuto “un ingiusto profitto e un conseguente danno per l'ente pubblico ricollegabile al mancato perseguimento delle finalità pubblicistiche: aggravio economico per la regolamentazione del traffico, mancato raggiungimento dell'abbattimento dell'inquinamento e spese per la revoca dei pass”.

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