Roma, direttore di banca fugge con i gioielli depositati: oltre due milioni il bottino
Gioielli e oggetti di valore per oltre due milioni di euro sottratti alle cassette di sicurezza della banca e rivenduti. È quanto avrebbe fatto Francesco Salvi, direttore della filiale Unicredit in via Faleria, a Roma. L'uomo risulta al momento scomparso, così come il bottino. Il furto – questa l'accusa della procura per Salvi – è avvenuto nel corso dei primi mesi del 2014, ma adesso la vicenda è tornata d'attualità perché ci sono cento parti offese pronte a costituirsi in giudizio contro Unicredit se non saranno risarcite in maniera adeguata.
La vicenda
La filiale di banca diretta da Salvi è specializzata nella custodia di oggetti di valore dati in garanzia dai clienti per ottenere finanziamenti. Ecco perché le cassette di sicurezza avrebbero dovuto essere piene di preziosi quali fedi nuziali, braccialetti di diamanti e collane d'oro. Avrebbero, perché Salvi anziché depositare i gioielli che gli venivano consegnati li rivendeva, come testimoniato dalle ricevute degli oggetti dati in pegno dall’uomo, agli atti dell'indagine. Una strategia che gli ha fruttato un bottino di 2 milioni e 334mila euro, ma che a un certo punto era diventata troppo rischiosa: per questo Salvi ha fatto perdere le proprie tracce qualche mese dopo che la procura aveva aperto l'inchiesta, dileguandosi insieme al bottino.
Adesso i clienti che hanno perso i loro gioielli iniziano a perdere anche la pazienza: qualora il risarcimento dei danni proposto da Unicredit non dovesse risultare adeguato è molto probabile che la vicenda finirà davanti al giudice. A meno che, nel frattempo, non salti fuori il direttore con la refurtiva.