Roma, costretta a fare la prostituta a 13 anni: arrestate le zie e la nonna
Le zie e la nonna paterna la costringevano a prostituirsi e a chiedere l'elemosina. Una ragazzina di soli 13 anni era stata affidata dai genitori, emigrati in America, ai suoi parenti più stretti, ma loro l'hanno ridotta in schiavitù e costretta a chiedere soldi in cambio di prestazioni sessuali nel parcheggio di un supermercato in zona ovest di Roma. In seguito a una segnalazione, gli agenti del commissariato San Paolo si sono recati nel centro commerciale dove hanno trovato la ragazzina in un'automobile insieme a un 67enne, poi arrestato per il reato di tentata induzione alla prostituzione. Il racconto reso dalla bambina agli investigatori è terribile. Denutrita e praticamente analfabeta, la 13enne aveva il solo compito di portare a casa soldi per mandare avanti la famiglia. Stando alle sue dichiarazioni, sia lei che le sorelline erano costrette a chiedere l'elemosina e se disobbedivano venivano prese a cinghiate e lasciate nude e bagnate al gelo fuori dal container nel quale vivevano.
Le indagini degli investigatori hanno portato all'identificazione di altri tre adulti che avrebbero approfittato della ragazza e che sono stati denunciati. Le zie della 13enne e la nonna paterna sono state raggiunte da un'ordinanza di custodia cautelare e dovranno rispondere delle accuse di accusate di associazione a delinquere, sfruttamento della prostituzione minorile, falsità ideologica e sostituzione di persona. Si tratta di V.Z., di anni 41, E.Z., di 38 anni, la stessa M.L., e della nonna, E.Z.. I genitori, che si erano trasferiti in America, sono stati denunciati per abbandono di minore. Una delle zie e la nonna erano fuggite all'estero e avevano trovato rifugio in Romania, in uno sperduto villaggio. La polizia in poche ore è riuscita a individuarle e ad arrestarle. La nonna è già stata estradata in Italia, mentre la zia sarà riportata nel nostro Paese entro qualche mese.