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Roma, 10 arresti per corruzione: appalti truccati per gestire immobili del ministero dell’Economia

Arresti a Roma tra imprenditori e funzionari pubblici per corruzione, truffa ai danni dello Stato e turbata libertà degli incanti. Dalle indagini è emerso come intessevano rapporti illeciti nell’aggiudicazione degli appalti per la gestione e ristrutturazione di immobili di proprietà del fondo di previdenza del Mef.
A cura di Alessia Rabbai
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Corruzione, truffa ai danni dello Stato e turbata libertà degli incanti. Dieci persone, tra imprenditori e funzionari pubblici sono state arrestate a Roma. Ad essere coinvolti, tre imprenditori operanti nel settore dell'edilizia, manager privati e funzionari pubblici dell'Agenzia delle dogane e monopoli. Il blitz degli agenti Anticorruzione della Squadra Mobile della Polizia di Stato è scattato questa mattina presto, giovedì 5 dicembre, dopo l'emissione da parte del giudice delle indagini preliminari delle ordinanze di custodia cautelare a carico dei presunti responsabili. A coordinare le operazioni la Procura di Roma e l'Ufficio Antifrode dell'Agenzia delle Entrate.

Appalti truccati per gestire immobili del ministero dell'Economia

Le misure cautelari di oggi arrivano al culmine di una complessa inchiesta. Dalle indagini è emerso come un gruppo imprenditoriale della Capitale e alcuni funzionari pubblici intessevano rapporti illeciti nell'aggiudicazione degli appalti per la gestione e ristrutturazione di immobili di proprietà del fondo di previdenza del Mef, il ministero dell'Economia e delle Finanze in via XX Settembre. I poliziotti hanno hanno provveduto anche al sequestro preventivo per un valore di oltre 9 milioni di euro.

Dieci arresti tra imprenditori e funzionari pubblici

Gli arrestati, tra imprenditori e funzionari pubblici, secondo la misura firmata dal gip dovranno rispondere, a vario titolo, di corruzione per l`esercizio della funzione, (per aver ricevuto indebitamente denaro, promesse o favori per sé o per un'altra persona); corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio (per aver omesso o ritardato un atto d'ufficio); turbata libertà degli incanti (per aver impedito o disturbato il normale svolgimento di una gara d'appalto), e truffa ai danni dello Stato, nonché di reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto.

I nomi degli arrestati

In carcere sono finiti gli imprenditori Ernesto e Gianfranco Brozzetti, mentre Andrea Bonini, già Direttore strutturazione fondi e business development Polis Fondi SGR,  Massimo Pietrangeli,  Direttore Accertamento e Riscossione dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Presidente del Fondo di Previdenza del MEF (attualmente Direttore della Direzione Centrale Tabacchi), sono finiti ai domiciliari. Domiciliari anche per Leo Checcaglini.

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