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Roma capitale dell’evasione fiscale: uno scontrino su due è falso

Su oltre 10mila controlli effettuati dalla Guardia di Finanza su scontrini e fatture emesse dai bar e negozi di Roma, circa la metà, il 54 per cento per la precisione, sono irregolari.
A cura di En.Ta.
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A Roma e provincia uno scontrino su due è falso. Su oltre 10mila controlli effettuati dalla Guardia di Finanza su scontrini e fatture emesse dai bar e negozi di Roma, circa la metà, il 54 per cento per la precisione, sono risultati irregolari. In particolare nella Capitale sono 2.680, il 64 per cento su un totale di 4.130, gli scontrini che presentano irregolarità. Stessa percentuale per le ricevute, in numeri  457 irregolarità su un totale di 705 controlli. I dati si riferiscono ai primi mesi del 2016.

Non solo scontrini falsi. Numerosi infatti sono anche i casi di esercizi che non hanno alcuna autorizzazione amministrativa e di ristoranti che facevano pagare ai clienti costi aggiuntivi per il coperto. Addirittura in un noto bar del centro storico di Roma i finanzieri hanno scoperto un falso registratore di cassa. Era nascosto sotto al bancone, sotto quello vero, ed emetteva scontrini formalmente ineccepibili ma che in realtà non venivano mai registrati negli incassi effettivi del bar. In poco più di due mesi il locale aveva occultato incassi per oltre 650mila euro, evadendo l'Iva per circa 65mila euro. Nel 2015 e nei primi mesi del 2016, sono state chiuse 76 attività di cui 37 solo nella Capitale.

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