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Roma, cadavere di una donna sotto Ponte Sisto: è Imen Chatbouri, ex campionessa di atletica tunisina

Imen Chatbouri, 37enne ex campionessa di atletica tunisina è la donna ritrovata morta sotto Ponte Sisto lato Campo de’ Fiori a Roma. Sulla salma è stata disposta l’autopsia e sul caso indagano gli investigatori della Polizia. Gli amici di Imen non credono si tratti di un gesto volontario ma che qualcuno l’abbia spinta giù dal parapetto.
A cura di Alessia Rabbai
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È di Imen Chatbouri, il cadavere ritrovato ieri mattina sotto a Ponte Sisto a Roma, lato Campo de' Fiori La 37enne era una ex compionessa di atletica tunisina, che nella Capitale lavorava come personal trainer in un centro sportivo. Il suo corpo senza vita era a ridosso di un muro, disteso sulla banchina a pochi passi dal fiume Tevere. A notarla, vestita in tenuta sportiva e con la borsa della palestra è stata una passante. Aveva fuseaux, una giacca leggera, e le scarpe da ginnastica, mentre nella borsa aveva i documenti che hanno permesso agli investigatori di risalire alla sua identità. La passante ha visto la sua sagoma riversa a terra e, senza capire se fosse viva o morta, ha dato l'allarme, chiamando i soccorsi, preoccupata per le sue condizioni di salute. Imen aveva il volto tumefatto. Sul caso indagano gli agenti della Polizia di Stato e della Scientifica. L'ipotesi più accreditata al momento è che, per cause non note, la donna si caduta dal parapetto facendo un volo di oltre 10 metri prima di schiantarsi al suolo. Per ricostruire le cause del decesso sarà necessario attendere i risultati dell'autopsia, disposti dall'autorità giudiziaria e dal pm Giuseppe Bianco. Gli esami autoptici serviranno a risalire alle cause e all'ora esatta del decesso.

Imen Chatbouri morta

Imen Chatbouri era molto conosciuta nel mondo della movida romana. Bionda e bellissima, su Facebook il suo soprannome era "Miscia Love", mentre sul suo profilo si legge "L'amore è quella parte di follia che rende fantastica la nostra realtà". Come riporta Il Messaggero alcune persone che la conoscevano e le volevano bene sono convinte che la sua morte non si sia trattata di un gesto volontario, che Imen non si sarebbe mai potuta buttare giù da sola dal parapetto di Ponte Sisto per togliersi la vita, ma qualcuno possa forse averla spinta. Gli investigatori stanno ascoltando amici e colleghi di lavoro per cercare di capire come e con chi Imen abbia trascorso le ore precedenti al ritrovamento del suo cadavere.

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