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Roma, buoni di benzina sottratti allo Stato ad uso privato: due poliziotti sospesi

Due poliziotti del reparto Scorte della Questura di Roma sono stati sospesi dal servizio con l’accusa peculato e falso materiale e ideologico per essersi appropriati di una parte dei buoni di benzina a loro disposizione per lavoro, utilizzandoli a scopo personale.
A cura di Alessia Rabbai
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Si sono appropriati di una parte dei buoni di benzina a loro disposizione per lavoro, utilizzandoli a scopo personale. Due poliziotti assistenti capo addetti al reparto Scorte della Questura di Roma sono stati sospesi per un anno dal servizio con l'accusa di peculato e falso materiale e ideologico. A stabilirlo il giudice delle indagini preliminari Francesca Ciranna, che ha firmato il provvedimento disposto nei confronti dei due agenti, dopo la richiesta avanzata dai magistrati del pool reati in danno della pubblica amministrazione con a capo Paolo Ielo.

Le indagini

Gli accertamenti sono partiti dalla segnalazione del responsabile dell'ufficio automezzi, che si è accorto di un'anomalia nella proceduta e che, sospettando del modus operandi dei due poliziotti, ha contattato le forze dell'ordine. Secondo quanto emerso in sede d'indagine, i due agenti si sono appropriati dei buoni di benzina attestando nei fogli di uscita automezzi un chilometraggio superiore rispetto a quello in realtà svolto.

Buoni di benzina ad uso privato

In una'occasione hanno falsificato il foglio riferimento carburante attribuendolo a un collega assente. A confermare i sospetti a loro carico anche il ritrovamento di alcuni buoni sottratti rinvenuti all'interno dell'abitazione di uno dei due poliziotti.

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