Roma, bimbo morto all’asilo nido, la maestra: “Mi sono accorta che stava male ma era troppo tardi”
"Sono sconvolta, è una grandissima tragedia" sono le parole commosse di una maestra del bimbo morto questa mattina, martedì 28 maggio all'asilo nido ‘Pastrocchi e Scarabocchi' in via della Marrana nei pressi di Villa Lais, nel quartiere Appio-Latino di Roma. Sarebbe stata proprio la donna a dare l'allarme, dopo essersi resa conto delle condizioni di salute del piccolo, che sono parse fin da subito gravi. "Mi sono accorta che non stava bene e ho chiamato l'ambulanza. I soccorritori sono arrivati subito ma purtroppo non c'è stato nulla da fare per salvargli la vita". Momenti che a raccontarli fanno male, dopo che il piccolo era stato trovato nel suo lettino con le labbra scure. Secondo quanto appreso da una prima ricostruzione dell'accaduto, le maestre erano andate a svegliarlo, dopo il riposino, insieme agli altri piccoli alunni, perché era arrivata l'ora della pappa. Poi, la telefonata al Numero Unico delle Emergenze e il disperato tentativo da parte dei soccorritori di salvarlo, praticandogli le manovre di rianimazione. Inutile ogni tentativo, il bimbo è deceduto e non è stato possibile neanche il trasporto in ospedale.
Disposta l'autopsia sulla salma del bimbo
La salma è stata portata in obitorio e l'autorità giudiziaria ne ha dispoto l'autopsia, che sarà effettuata nei prossimi giorni all'obitorio dell'Università di Tor Vergata. Ad attendere i risultati degli esami autoptici la Procura, in attesa che vengano chiarite le cause che hanno provocato il decesso. Al momento l'ipotesi per la quale si propende è quella di morte naturale. Sul posto, sono intervenuti i carabinieri della stazione Tuscolana e della Compagnia di Piazza Dante, che hanno svolto gli accertamenti necessari e che indagano sul caso.
Bimbo morto all'asilo: ascoltate le maestre
Un via vai di persone dentro e fuori all'asilo nido ‘Pastrocchi e Scarabocchi', dove i genitori dei bambini che frequentano la scuola si sono recati poco dopo l'accaduto, per riprendere i propri figli. Mamme e papà preoccupati che si sono precipitati davanti all'edificio, appresa la notizia. Le maestre, infatti, alle 14 sono state invitate dai militari a seguirli in caserma per essere ascoltate.