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Autista Roma Tpl obbliga i passeggeri a scendere, mette lo scooter sul bus e riparte

Un autista di Roma Tpl della linea 982 ha obbligato i passeggeri a scendere al capolinea Stazione Quattro Venti a Roma, perché doveva far salire a bordo il suo scooter. Poi è ripartito con il mezzo vuoto, lasciando a terra le persone costrette ad attendere un altro autobus.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto di Rinaldo Sidoli
Foto di Rinaldo Sidoli

Ha obbligato i passeggeri che erano seduti a bordo dell'autobus a scendere, poi ha messo il suo scooter sul mezzo ed è ripartito. Protagonista della vicenda accaduta a Roma un autista di Roma Tpl alla guida di un bus della linea 982. I fatti sono accaduti nel pomeriggio di oggi, venerdì 18 ottobre, intorno alle ore 17. A denunciare l'accaduto Rinaldo Sidoli, presidente di Alleanza Popolare Ecologista, che ha pubblicato le foto dello scooter sulla vettura. Secondo il suo racconto l'autista ha fatto scendere tutti i passeggeri al capolinea Stazione Quattro Venti, perché doveva far salire a bordo la sua Honda Silver Wing 400. Il mezzo, poi, sarebbe ripartito con lo stesso autista alla guida, che, come spiega l'animalista, addirittura non indossava una divisa. La scena è avvenuta davanti agli occhi dei passeggeri, che, dopo aver atteso dieci minuti la partenza del mezzo, sono stati costretti a scendere e prendere un altro autobus. Passeggeri che sono rimasti a bocca aperta: l’autista, in stato di agitazione, non ha fornito loro spiegazioni, rispondendo semplicemente alle loro domande "l'autobus non parte".

La vettura è poi ripartita nel senso di marcia della fermata, direzione viale dei Quattro Venti, ma a bordo non c'era nessuno, se non il veicolo a due ruote e il suo proprietario. "È una vergogna indecente che ferisce il trasporto pubblico – ha detto Sidoli, commentando l'accaduto – Le scale mobili rotte, i roghi ai bus, i guasti. Roma non riesce a offrire, a chi decide di usare i mezzi pubblici, un decente livello di servizio. Per il sindaco Virginia Raggi va tutto bene, ma è evidente a tutti i cittadini che a non funzionare, è la struttura tecnica e la selezione personale. Auspichiamo che l’azienda per la mobilità avvii in tempi celeri un’indagine interna per fare luce su questa grave interruzione di pubblico servizio".

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