Roma, arrestato per stalking ex fidanzato: le inviava 100 sms al giorno
Ventimila messaggi, centinaia di telefonate, biglietti e appostamenti sotto casa. In otto mesi era diventata persecuzione quella di un trentaseienne di Collegno nei confronti della sua ex fidanzata. Il comportamento ossessivo e molesto dell'uomo ha richiesto l’intervento dei carabinieri che, in seguito alla denunce della donna, hanno arrestato l’ex compagno per stalking.
Andrea D, trentasei anni, è’ stato arrestato a Roma dai Carabinieri di della Stazione Campidoglio dopo mesi e mesi di pedinamenti, vessazioni, minacce. A denunciare lo scorso 16 agosto alle autorità gli abusi era stata proprio la donna, provata e preoccupata per la deriva che quei comportamenti ossessivi potevano avere. Era stata la vittima a interrompere, a dicembre di quest'anno, la turbolenta relazione durata tre mesi, proprio a causa della gelosia opprimente dell’uomo. Da allora è cominciato l’incubo. Per convincerla a riprendere i contatti, Andrea la tempestava di messaggi e telefonata: circa 100 sms al giorno. Ventimila in otto mesi. Il 23 agosto la donna è stata convocata in caserma per alcuni accertamenti. In quella occasione ha riferito ai carabinieri che dopo aver sporto querela l’ex le aveva inviato altri seicento sms.
L’uomo si era inoltre appropriato della chiave del portone dello stabile in cui viveva la vittima e l'aveva fatta riprodurre per poter entrare ad ogni ora del giorno e della notte. Durante queste intrusioni lo stalker era solito lasciare lettere e biglietti nella cassetta della porta e sull’uscio di casa della donna. Esasperata, la sera del 27 agosto scorso, la donna si è presentata in caserma denunciando di aver ricevuto altri 387 messaggi dal telefono dello stalker. I militari si sono quindi recati all’abitazione della donna, dove, immancabile, seduto nella sua auto con il cellulare in mano, era appostato l’uomo. Dopo essere rimasto alcune ore sotto il balcone della casa della vittima il sorvegliato si infine è mosso per entrare in casa della donna, aprendo il portone con la chiave clonata. A quel punto i carabinieri hanno potuto procedere all'arresto.
