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Roma, arrestati due rapinatori seriali: nove colpi in quattro mesi, ferito un uomo al collo

I carabinieri hanno arrestato due rapinatori seriali di 48 e 28 anni, finiti in carcere perché ritenuti responsabili di aver compiuto ben nove rapine in soli quattro mesi, tra gennaio e aprile, nel quadrante Sud-Est di Roma. Durante uno dei colpi, hanno ferito il cliente di un locale al collo con un colpo di pistola.
A cura di Alessia Rabbai
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Le immagini di una rapina riprese dalle telecamere (carabinieri)
Le immagini di una rapina riprese dalle telecamere (carabinieri)

Hanno messo a segno nove violenti colpi in soli quattro mesi nel quadrante Sud-Est della Capitale. Per questo i carabinieri della Stazione Roma Quadraro hanno arrestato due rapinatori che sono finiti nel carcere di Regina Coeli. Colpiti dall'ordinanza di custodia cautelare un 41enne e un 28enne romani, a seguito del provvedimento disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica. I fatti contestati ai due rapinatori sono accaduti tra gennaio e aprile scorsi, prese di mira le attività commerciali come supermercati, sale slot, distributori di benzina e negozi. Rapine che venivano compiute a mano armata, spesso i responsabili impugnando la pistola sparavano a scopo intimidatorio, per convincere dipendenti e titolari a farsi consegnare l'incasso senza esitazioni. In uno di questi episodi, durante una rapina a un distributore di via Santa Maria del Buon Consiglio, lo scorso 4 marzo, è rimasto ferito anche un cliente, raggiunto al collo da un colpo di pistola.

Le indagini

Le indagini sono partite dalla denuncia delle vittime delle rapine, che si sono rivolti alle forze dell'ordine per denunciare l'accaduto. I carabinieri sono riusciti a risalire all'identità dei due rapinatori acquisendo e analizzando le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza presenti all'interno e all'esterno dei locali. I militari hanno osservato attentamente il modo di agire dei rapinatori e sono arrivati alla conclusione che i numerosi colpi messi a segno nel quadrante Sud-Est della Capitale erano riconducibili alle stesse persone. A confermarlo anche l’esito della comparazione balistica svolta dai carabinieri del Reparto investigazioni Scientifiche di Roma, che ha consentito di evidenziare le similitudini tra i bossoli trovati nel corso dei sopralluoghi a seguito di diverse rapine, e la relazione tra i bossoli dei colpi esplosi e una pistola modello Glock Smith&Wesson calibro 23, rinvenuta e sequestrata durante le indagini.

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