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Roma, Annita dona organi a 88 anni e salva due vite. D’Amato: “Gesto straordinario”

A Roma è morta all’età di 88 anni Annita Santarelli, una signora molto nota a Pietralata. Ultima testimone dei rastrellamenti nazisti a Pietralata, ha donato gli organi: i suoi reni hanno salvato la vita a due persone di 60 anni. D’Amato: “La rete romana si conferma un’eccellenza del sistema sanitario nazionale”.
A cura di Natascia Grbic
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Mature surgeon using scalpel during surgery
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Annita Santarelli era una signora di 88 anni molto conosciuta a Pietralata, quartiere situato alla periferia di Roma, tra Tiburtina e Ponte Mammolo. Tutti le volevano bene e conoscevano la sua forza d'animo: ha vissuto i rastrellamenti dei nazisti a a Pietralata, che le hanno portato via il padre, morto poi nei campi di concentramento. Ha cresciuto i suoi fratelli aiutando la madre nel lavoro, ed era solita sedere sulle panchine di via del Peperino, dove raccontava storie e aneddoti della guerra ai curiosi e alle persone che adoravano ascoltarla. Purtroppo, però, alla vecchiaia non si sfugge: e la scorsa settimana, il 16 aprile, ha avuto un'emorragia cerebrale. Portata in ospedale, è sopravvissuta fino al 19 aprile. Quando i medici hanno chiesto ai figli se volevano donare gli organi della madre, non hanno esitato: la risposta è stata ovviamente "sì". E così Annita, dopo la morte, ha salvato la vita a due persone: i suoi reni sono andati a due persone di 60 anni che sono state operate, stanno bene e adesso torneranno a una vita normale.

Dona organi a 88 anni: "Roma eccellenza nei trapianti"

Felicitazioni per l'intervento sono arrivate anche da Alessio D'Amato, l'assessore alla Sanità e all'integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio. "Nel Lazio lo scorso anno sono stati eseguiti 435 trapianti di organi che rappresentano il 12% del dato nazionale – ha scritto l'assessore in un comunicato – Stiamo parlando di oltre un trapianto al giorno. Un trend in continua crescita che ha fatto registrare una vera impennata nei primi due mesi del 2019. Proprio qualche giorno fa abbiamo registrato un caso straordinario con la donazione degli organi della signora Annita deceduta al Policlinico Umberto I all'età di 88 anni. Un gesto reso possibile anche grazie anche alla generosità dei suoi famigliari e che ha permesso di salvare due vite umane. Credo sia il miglior esempio di quanto sia importante l'attività trapiantologica nella nostra Regione". In testa, per numero di trapianti, c'è il Policlinico Tor Vergata, seguito dal Gemelli, dall'Umberto I e il Sant'Andrea. E il numero di donatori e trapianti è aumentato rispetto al 2018. "La rete romana si conferma un'eccellenza del sistema sanitario nazionale. Si tratta di un'attività molto importante che salva vite e che è in crescita nella nostra Regione richiedendo un grande sforzo organizzativo per le strutture e per i professionisti".

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