Roma, alla Galleria Corsini ultimi giorni per vedere “Il Cristo Portacroce” di Vasari
Ancora pochi giorni per poter ammirare "Il Cristo Portacroce", il capolavoro di Giorgio Vasari, ritrovato in modo del tutto eccezionale dopo ben 400 anni e recentemente restaurato. Dal 25 gennaio è esposto al pubblico nella mostra "Vasari per Bindo Altoviti. Il Cristo Portacroce" alle Gallerie Nazionali di Arte Antica nella sede di Galleria Corsini a Roma, dove rimarrà fino a domenica 30 giugno. Venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 giugno saranno le ultime date utili per poter vedere da vicino il dipinto. Sabato 29, in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo, l'accesso alla galleria sarà gratuito. Dopo essere stato considerato a lungo perduto, "Il Cristo Portacroce" è stato riscoperto da Carlo Falciani, esperto studioso di pittura vasariana, che ha indubbiamente il merito di aver riportato alla luce una delle opere più importanti della produzione artistica del pittore aretino.
"Il Cristo Portacroce" di Vasari
Realizzato per il banchiere e collezionista Bindo Altoviti nel 1553, quando Giorgio Vasari era a Roma al servizio di papa Giulio III, "Il Cristo Portacroce" è uno degli ultimi dipinti realizzati dal pittore nella città pontificia. Indiscusso capolavoro del Rinascimento, il dipinto rappresenta il vertice della sua arte pittorica. Passato nel Seicento alle collezioni Savoia, il quadro è stato identificato in un'asta negli Stati Uniti. A riconoscerlo è stato lo studioso Carlo Falciani, grazie alla testimonianza che ne faceva proprio Vasari nel suo libro delle "Ricordanze":
Ricordo come a dì XX di maggio 1553 Messer Bindo Altoviti ebbe un quadro di braccia uno e mezzo dentrovi una figura dal mezzo in su grande, un Cristo che portava la croce che valeva scudi quindici d'oro in oro, scudi 15.