Roma, aereo ultraleggero precipita sui binari dell’Alta velocità: due feriti
Un aereo da turismo ultraleggero è precipitato questo pomeriggio a Roma. L'incidente è avvenuto poco dopo le 16.30 sui binari della linea ferroviaria dell'Alta velocità, all'altezza del civico 746 di via Salaria. A bordo del velivolo c'erano due persone, che sono rimaste ferite. Il più grave è il co-pilota, un uomo di 62 anni. Sempre serie, ma giudicate meno gravi le condizioni del pilota. Entrambi sono stati portati in ospedale in elicottero: il primo in codice rosso al Gemelli e il secondo in codice giallo all'Umberto I.
L'incidente in fase di atterraggio
Ancora da accertare le cause dell'incidente sulle quali indaga la polfer e ha aperto un'inchiesta anche l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv): pare che il velivolo, un aeromobile P92JS con marche di identificazione I-CORT, fosse in fase di atterraggio e, forse a causa di uno spegnimento improvviso del motore, abbia toccato un albero, schiantandosi sui binari. L'aereo, in effetti, è caduto tra un distributore di benzina e l'aeroporto dell'Urbe. Sul posto, per le operazioni di soccorso e di rimozione del velivolo, sono intervenuti oltre ai soccorritori anche le squadre tecniche di Rfi, i vigili del fuoco e l'autorità giudiziaria.
Ritardi sulla linea dell'Alta velocità Roma-Firenze: caos alla stazione Termini
L'incidente ha interessato la linea alta velocità Roma-Firenze, causando disagi e ritardi. Come riporta il sito di Rete ferroviaria italiana, dalle 16.50 circa la circolazione ferroviaria fra Roma Tiburtina e Settebagni è fortemente rallentata. I treni percorrono la linea convenzionale con ritardi fino a 60 minuti. Ripercussioni anche sulla linea FL1, tra Fara Sabina e l'aeroporto di Fiumicino: Trenitalia ha riprogrammato l'offerta commerciale, molti i treni cancellati o che hanno terminato prima la propria corsa. Caos alla stazione Termini, con i viaggiatori alle prese con i forti ritardi dei treni. Da Rfi fanno sapere che l'aereo, nella sua caduta, non ha danneggiato la linea di contatto dell'Alta velocità: una volta rimosso, quindi, la circolazione ferroviaria potrà riprendere regolarmente.