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Roma 2024, Renzi: “No di Raggi? M5s ammette che non riesce a cambiare le cose”

Ospite della trasmissione “Otto e mezzo”, il presidente del Consiglio è intervenuto sul “no” di Virginia Raggi alla candidatura di Roma 2024: “È come se i grillini ammettessero che loro non riescono a cambiare le cose”. Renzi si è detto amareggiato per la decisione, pur rispettandola: “Se la Raggi dice no, va bene così”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è intervenuto in serata sul "no" di Virginia Raggi alla candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024. Ospite della trasmissione "Otto e mezzo" su La7, Renzi si è detto amareggiato per la decisione, pur manifestando "rispetto per il sindaco": "Ieri hanno festeggiato Los Angeles e Parigi e hanno pianto non solo quelli del Coni, ma anche gli sportivi. Detto questo rispetto per il sindaco: se la Raggi dice no, va bene così". Non sono mancate naturalmente le stoccate verso i Cinque stelle: "È come se i grillini ammettessero che loro non riescono a cambiare le cose", ha aggiunto il presidente del Consiglio nel corso dell'intervista.

"Nessuno intende fare le Olimpiadi contro il Campidoglio"

Riguardo alle ipotesi di "piani B" accennate oggi anche dal presidente del Coni Giovanni Malagò – ma anche il numero uno del Coni ha detto che non sono strade praticabili – Renzi si è mostrato piuttosto netto: "Credo che sia chiusa – la storia delle Olimpiadi, ndr -, dipenderà dal Consiglio comunale ma se il sindaco ha scelto il no immagino che ha la maggioranza con lei. Nessuno intende fare le Olimpiadi contro l'amministrazione comunale". In conclusione di frase un secondo affondo contro la Raggi: "In campagna elettorale se non sbaglio Virginia Raggi si era impegnata a fare un referendum, ma la titolarità della decisione è sua, del sindaco e del Consiglio comunale. Rispetto e in bocca al lupo".

Sempre parlando di Roma, Renzi ha affrontato anche la questione della mancata nomina dell'assessore al Bilancio e dell'inchiesta sull'assessore all'Ambiente Paola Muraro: "Anche sulla vicenda degli assessori non ho mai fatto polemica con il sindaco di Roma perché lei ha vinto le elezioni e io faccio il tifo per l'Italia: se Roma va bene son contento, se va male mi spiace". Affermazione sibillina che si presta naturalmente a diverse letture.

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