Roma, 12 indagati per il fallimento della società Interporto romano: un buco di 47 milioni di euro
Era stata costituita nel 2005 per realizzare una piattaforma logistica intermodale a Fiumicino, che avrebbe dovuto integrare i trasporti e la movimentazione delle merci e tra il vicino aeroporto, la linea ferroviaria Roma-Pisa, l'autostrada A12 Roma-Civitavecchia e il porto di Civitavecchia. Ma la società Interporto romano Spa è fallita nel luglio 2014, lasciando un buco di circa 47 milioni di euro.
Adesso per il fallimento la procura di Roma ha emesso l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti dei presunti responsabili, dodici soggetti: il presidente pro tempore del Consiglio d'amministrazione, l'imprenditore P.T., e i componenti del Cda e del collegio sindacale. Le indagini condotte dai militari della guardia di finanza di Roma hanno ricostruito la gestione amministrativa e contabile della società fallita, accertando come circa 47 milioni di euro siano stato dissipati o distratti. La maggior parte, 25 milioni, per realizzare dei capannoni all'interno della piattaforma, che però non avrebbero mai potuto essere utilizzati: gli stessi difatti erano stati costruiti su un terreno cedevole, fatto che secondo i finanzieri era noto agli indagati fin dal giugno 2006.
Altri beni della società sarebbero stati distratti in altre voci di spesa, tra cui sponsorizzazioni inesistenti (un milione di euro), consulenze, spese per pulizia e sicurezza e compensi mai deliberati agli amministratori. Adesso si dovr capire se gli elementi raccolti dagli inquirenti saranno ritenuti sufficienti per aprire un processo nei confronti degli indagati, che nel caso dovranno difendersi dalle accuse in tribunale.