Rimpasto Regione Lazio, Lombardi (M5s): “Smentisco nostro ingresso in giunta Zingaretti”
"Dialogo in tal senso lo smentisco. La Regione Lazio ha una ‘diversamente maggioranza’ che si regge sulla maggioranza di centrosinistra e due fuoriusciti del centrodestra. Finché esiste questa maggioranza ovviamente non c’è nessun genere di discussione. Se non ovviamente sui temi, sui quali noi siamo sempre pronti ad essere propositivi”. Così Roberta Lombardi in merito alle voci di un possibile ingresso nella giunta Zingaretti di assessori indicati dal Movimento 5 Stelle o della stessa capogruppo del Movimento alla Pisana. Quello con il presidente Nicola Zingaretti, ribadisce Lombardi ai microfoni di Fanpage.it, è stato fin dall'insediamento della giunta "un dialogo sui temi. Noi abbiamo fatto una serie di proposte che venivano dal nostro programma e quindi si è andati avanti in questa maniera. C'è stata una doppia capacità: da parte della maggioranza di volersi aprire e da parte nostra di non voler fare un'opposizione a priori, ma di voler fare un'opposizione propositiva". L'istituzione della commissione speciale per i piani di zona, di cui Lombardi è presidente, è proprio, spiega la capogruppo M5s, il frutto di questo dialogo con il Pd, "perché nasce da un lavoro di 5 anni iniziato in parlamento sui temi dell'edilizia residenziale e sul diritto alla casa. Abbiamo iniziato con un giro di incontri, di audizioni proprio con gli uffici preposti di Regione e Comune e nei giorni iniziamo a entrare nel vivo e nello specifico dei singoli piani di zona".
Lombardi: "Anche a Roma dovrebbe cambiare tutto. Necessario parlarsi"
Per quanto riguarda i rapporti tra Partito democratico e Virginia Raggi in Campidoglio, secondo Lombardi, “dovrebbe cambiare tutto, a livello proprio di modo di fare di politica. Abbiamo vissuto una stagione lunga, una stagione politica di dure contrapposizioni probabilmente partita con il VaffaDay di Grillo nel 2007 e adesso è il momento invece di andare a ritrovare una costruttività e una progettualità nel modo di fare politica. Quindi assolutamente necessario parlarsi anche all'interno del Comune di Roma, così come nell'ultimo paese d'Italia”.