Rifornivano di droga i salotti della ‘Roma bene’: cocaina pura al 97% per una clientela esclusiva
Ventuno persone sono state arrestate a Roma con l'accusa di far parte della medesima "associazione per delinquere finalizzata all'illecita commercializzazione di sostanza stupefacente del tipo cocaina, detenzione, spaccio, estorsione, minacce, porto clandestino e ricettazione di armi da sparo". Cinque le persone arrestate in flagranza di reato, mentre altre sedici sono state raggiunte questa mattina da un'ordinanza di custodia cautelare, al termine dell'indagine portata avanti dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma e condotta dai Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Roma.
L'inchiesta ha messo nel mirino i Parioli e la vita notturna e i salotti della Roma bene, che l'organizzazione avrebbe rifornito di cocaina, polvere bianca ceduta anche all'interno di locali esclusivi. Durante l'inchiesta sono state sequestrate armi e droga. "La spiccata caratura criminale dei singoli indagati, è emersa immediatamente per diverse ragioni – si legge in una nota – i metodi intimidatori utilizzati dagli stessi per ottenere il pagamento dello stupefacente illecitamente commercializzato, senza esitare a minacciare di morte i debitori o i loro stessi collaboratori pur di ottenere il pagamento della droga".
La cocaina che il gruppo vendeva ad una clientela evidentemente esigente e disposta a pagare, era di altissima qualità, quasi senza precedenti nei sequestri avvenuti in Italia negli ultimi anni: polvere bianca pura al 97%, praticamente priva di sostanza di taglio, proveniente direttamente dai paesi di produzione. "La perseveranza e la sistematicità nello svolgimento dell’illecita attività di spaccio – raccontano gli inquirenti – perdurava anche a seguito dell’arresto del capo promotore dell’associazione il quale, unitamente agli altri sodali, continuava a delinquere, indifferente a qualsivoglia prescrizione dell’autorità giudiziaria che lo aveva posto agli arresti domiciliari; la gestione altamente organizzata dell’attività di smercio della cocaina è stata confermata da un ulteriore arresto operato a carico del "ragioniere" dell’organizzazione, al quale è stata sequestrata non solo cocaina, denaro e materiale da confezionamento ma anche la contabilità relativa alle molteplici illecite transazioni concluse con gli acquirenti/consumatori".