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Rifiuti, sequestrate due discariche abusive di rifiuti speciali a Frosinone: otto persone indagate

I carabinieri forestali di Frosinone hanno scoperto discariche abusive in due terreni nei Comuni di Veroli e Boville Ernica. Otto le persone indagate per traffico illecito di rifiuti e attività di gestione non autorizzata. Sul posto stanno lavorando i tecnici dell’Arpa per fare le valutare lo stato d’inquinamento.
A cura di Alessia Rabbai
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Sequestrate due discariche abusive nel territorio di Frosinone. Sono otto le persone indagate dalla Procura di Roma, tra titolari dei terreni e imprenditori. Nei siti venivano nascosti rifiuti speciali, abbandonati direttamente sul terreno. I militari, dopo i controlli, hanno trovato diversi generi di materiali, principalmente derivanti da attività edili. Sul posto, sono al lavoro i tecnici dell'Arpa, per valutare lo stato d'inquinamento e la tossicità dei rifiuti per i quali, sono necessarie secondo le norme di legge, procedure di trattamento particolari. Il sequestro è stato esteso anche ai cinque mezzi utilizzati per lo sversamento.

Discariche abusive: l'operazione dei carabinieri

I carabinieri Forestali di Frosinone hanno sequestrato due terreni nei Comuni di Veroli e Boville Ernica con decreto emesso dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Roma, che ha accolto le richieste della competente Direzione Distrettuale Antimafia in relazione ai reati di attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti e attività di gestione non autorizzata.

Una struttura organizzativa imprenditoriale

Il giudice nel decreto di sequestro ha scritto che lo sversamento illegale è stato fatto per "conseguire un ingiusto profitto patrimoniale derivante dal risparmio delle somme necessarie per avvalersi di una discarica autorizzata e per le certificazioni analitiche dei rifiuti, imposte dalla normativa, e, comunque, un vantaggio personale, quale la riduzione dei costi aziendali e il rafforzamento della propria posizione nel mercato di zona del settore edile". Negli otto indagati, spiega il gip Rosalba Liso è stata individuata "struttura organizzativa di tipo imprenditoriale".

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