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Rifiuti a Roma, il sindaco di Cerveteri Pascucci: “Pronti alle barricate a Pizzo del Prete”

Entro la fine del prossimo mese il Comune di Roma dovrà individuare le aree idonee a ospitare nuovi impianti per lo smaltimento dei rifiuti. Tra queste, oltre Cesano e Casal Selce, c’è Pizzo del Prete, zona a confine tra Cerveteri e Fiumicino. Dopo il ‘no’ di Esterino Montino e di Alessandro Grando, anche Alessio Pascucci si oppone: “Siamo pronti alle barricate, il nostro territorio è coperto da vincoli”. Domani l’incontro tra Virginia Raggi e Sergio Costa.
A cura di Alessia Rabbai
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Rifiuti a Roma e nuovi impianti da costruire. Il Ministero dell’Ambiente ha indicato che è compito del Consiglio Metropolitano approvare l’atto con cui si vanno ad individuare le zone idonee per realizzare centri per il trattamento dei rifiuti all’interno dell’area di Roma Capitale. Dopo Cesano e Casal Selce, alle porte di Roma nord, fra le zone considerate c'è anche Cerveteri. "Sono pronto ad alzare le barricate – ha detto Alessio Pascucci, sindaco del Comune di provincia e consigliere della Città metropolitana di Roma – per contrastare la possibilità che le nostre zone agricole, i nostri siti archeologici e storici meravigliosi siano scambiati per luoghi idonei alla localizzazione di discariche, inceneritori, impianti per il Tmb”. In particolare, è stata individuata la zona di Pizzo del Prete, un sito al confine con Fiumicino, in via Castel Campanile area sulla quale Esterino Montino e Alessandro Grando, sindaco di Ladispoli, hanno già espresso il loro ‘no'.

Pizzo del Prete protetta da vincoli archeologici

Secondo quanto sostenuto dall'amministrazione di Cerveteri “già nel mese di giugno – continua Elena Gubetti, assessore all’ambiente – abbiamo scoperto che la mappa redatta dalla Città Metropolitana per individuare le aree idonee non ha tenuto conto delle osservazioni inviate dal nostro Comune e da quello di Fiumicino". Si tratterebbe dunque di "una mappa incompleta che non rappresenta la realtà e non evidenzia neanche le aree protette da vincoli ministeriali". Indignati per mancanza con cui si è confezionato il piano rifiuti, Cerveteri ha chiesto un incontro con i responsabili della redazione del piano di Città Metropolitana, la Sovrintendenza e l’Assessore Manunta, alla presenza anche del Comune di Fiumicino, nel quale è stato preso un impegno preciso: "Inviare alla Regione le nostre osservazioni e far includere le aree protette dai vincoli in modo da mettere la parola fine a progetti scellerati”. A distanza di 3 mesi "nulla è stato fatto di quanto è stato promesso in quell’incontro" conclude Pascucci.

Incontro Raggi Costa

Intanto è grande attesa per l‘incontro tra il sindaco di Roma Virginia Raggi e il ministro dell'Ambiente Sergio Costa che si svolgerà domani, mercoledì 10 ottobre. Temi di discussione saranno i rifiuti e i nuovi impianti da costruire. Costa ha posto come scadenza la fine del prossimo mese per arrivare alla definizione dei siti per la costruzione di nuovi impianti sul territorio di Roma e provincia. Raggi ai microfoni di Radio Radio ha detto: "Dovremmo sfruttare gli impianti già esistenti superando la logica degli Ato (ambiti territoriali ottimali) in cui si applica il principio di autosufficienza". Tradotto: nessun nuovo impianto e nessuna nuova discarica cosiddetta di ‘servizio', ovvero che funzioni solo in attesa dell'aumento delle quote di differenziata che dovrebbero renderla inutile, sul territorio della capitale. Roma per smaltire la propria immondizia vuole continuare ad utilizzare gli impianti che già ci sono, siano o no sul territorio della Città Metropolitana.

Tmb Salario e nuovi impianti di compostaggio

Nessuna risposta sulla chiusura dell'impianto Tmb Salario contro cui sabato hanno manifestato almeno 2000 cittadini, assediati da anni dai miasmi, su cui il ritornello è sempre lo stesso: "Spingere al massimo la differenziata". E ha aggiunto: "Ama sta lavorando per creare un'altra tipologia di impianti, impianti di compostaggio, per la differenziazione e separazione delle plastiche – ha aggiunto Raggi – dobbiamo puntare su un'altra tecnologia".

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