Rieti, giovane calciatore sospeso per insulti sessisti: “Sei una donna, non puoi arbitrare”
Un altro episodio sessista macchia il calcio di provincia. Questa volta a Rieti, dove un giovane calciatore ha insultato a più riprese un arbitro donna. Nel comunicato ufficiale pubblicato sul sito della Lega Nazionale Dilettanti, sezione provinciale, si legge che il giocatore L.M. "a fine gara, impediva momentaneamente all'arbitro di entrare nel proprio spogliatoio e gesticolando gli urlava frasi gravemente offensive e di stampo sessista". Il ragazzo è stato squalificato per quattro giornate. L'episodio è avvenuto nel corso di una gara del campionato juniores provinciale under 19, mentre si disputava l'incontro tra Cantalice e Real Monterotondo Scalo. La partita è finita 4-3 in favore della squadra reatina, ma il match è stato pieno di scintille. Il duello era particolarmente delicato, visto che si scontravano le prime del campionato. Dopo il triplice fischio uno dei ragazzi ha inveito contro l'arbitro donna, bloccandole la strada verso gli spogliatoi a suon di insulti e offese.
Gli altri episodi sessisti
Sempre Rieti è stato teatro pochi giorni fa di un altro episodio di sessismo nel calcio. Questa volta il protagonista non è un calciatore, ma l'allenatore della Maglianese che, al termine della gara sempre contro il Cantalice, ha rinvolto espressioni irriguardose nei confronti della direttrice di gara, insultandola a più riprese. L'uomo avrebbe poi lanciato forti invettive nei confronti delle donne in generale, portando il giudice sportivo ad infliggergli quattro giornate di squalifica. Nel comunicato ufficiale del giudice sportivo provinciale si legge che l'allenatore, una volta espulso, "offendeva successivamente dagli spalti il direttore di gara". Un atteggiamento che non si è visto soltanto sui campi di calcio, ma anche nelle postazioni dei cronisti. Qualche giorno fa, durante una partita tra Agropoli e Sant'Agnello, un telecronista campano aveva definito "uno schifo vedere una donna arbitrare". L'Ordine dei giornalisti della Campania, dopo gli insulti del cronista alla donna, ne aveva decretato la sospensione.