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Rieti, dichiarazioni omofobe della consigliera comunale: “Omosessuali sdoganano pedofilia”

Letizia Rosati, consigliera comunale di Rieti, ha dichiarato che l’amministrazione non ha sostenuto la candidatura della città per il Lazio Pride 2020 perché tra i ‘valori’ degli organizzatori della manifestazione ‘c’è lo sdoganamento della pedofilia’. Le parole omofobe di Rosati hanno scatenato un’ondata di indignazione, e la richiesta delle sue dimissioni.
A cura di Natascia Grbic
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Secondo Letizia Rosati, consigliera di maggioranza del comune di Rieti eletta nella lista civica ‘#IoCiSto' e insegnante in un liceo artistico statale, le persone omosessuali sdoganerebbero la pedofilia. La dichiarazione shock è stata fatta sul suo profilo Facebook istituzionale per commentare la candidatura di Rieti per il Lazio Pride 2020, che ha "rassicurato" non essere stata fatta dal Comune. "Il mondo Lgbt è contro i miei valori perché nega il dato biologico da cui deriva l'identità delle persone e soprattutto i diritti dei bambini che vengono strumentalizzati a scopi di cui non si parla mai a sufficienza – dichiara Rosati – Utero in affitto, sdoganamento della pedofilia, poliamore sono gli obiettivi da raggiungere. Rassicuro pertanto che tale candidatura non è stata promossa dal Comune". Le sue parole hanno scatenato come prevedibile un'ondata di indignazione, tra chi accusa Rosati e l'amministrazione di essere intollerante e razzista, e chi chiede l'intervento del Miur e l'allontanamento dal mondo della scuola.

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Marrazzo: "Dimissioni immediate e intervento ministro dell'Istruzione"

Sull'accostamento omosessualità/pedofilia della consigliera Letizia Rosati, è intervenuto anche Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center. "In occasione del lancio della candidatura del Lazio Pride a Rieti per il 2020, l'insegnante del liceo artistico statale e consigliera di maggioranza del comune di Rieti, Letizia Rosati, ha definito il mondo delle persone lesbiche, gay e trans contro i suoi valori, ed aggiungendo lo sdoganamento della pedofilia agli obiettivi degli organizzatori della manifestazione. Dichiarazioni diffuse pubblicamente a mezzo social per cui richiediamo al Ministro dell'Istruzione Fioramonti, immediate azioni sanzionatorie verso l'insegnante, che diffonde messaggi sbagliati e discriminatori. Inoltre, chiediamo le dimissioni della Rosati dal consiglio comunale, nonché la presa di distanze del Sindaco di Rieti". Francesco Angeli, presidente di Arcigay Roma, ha invece annunciato che presto sarà aperta una sede dell'associazione a Rieti, anche per sostenere "le vittime del bullismo omotransfobico a scuola".

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