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Riapre a ottobre la Domus Aurea di Nerone

L’antica dimora imperiale riapre a ottobre con un ciclo di visite guidate a numero chiuso. Nel 2018 al termine dei lavori di restauro, la Domus Aurea sarà restituita a interamente al pubblico.
A cura di An. Mar.
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È stata annunciata per il 2018 la riapertura della millenaria Domus Aurea di Nerone, una data non troppo remota per il monumento chiuso al pubblico dal 2005, ma a sorpresa arriva l'annuncio: tra pochissimi giorni, a ottobre, la villa sarà già accessibile al pubblico per delle visite guidate.
Giudicata pericolosa per cedimenti e crolli era stata interdetta ai visitatori nel 2005 per consentire un importante lavoro di restauro e messa in sicurezza che permetterà di svelare la maestosa villa nella sua totalità solo nella già annunciata data del 2018. Le visite guidate, a numero chiuso, ogni sabato e domenica, su prenotazione, interesseranno il cantiere dei restauri.
Le indiscrezioni non smentite dalla Soprintendenza la prima visita potrebbe avere luogo il 25 ottobre. Durante il percorso sarà accessibile non solo l’Aula Ottagona, ma ci si potrà spingere per la prima volta in alcune delle sale nel settore occidentale della Domus Aurea, mai aperto al pubblico.
Il pericolo crolli che ha determinato la chiusura della sontuosa aveva origine in gravi problemi strutturali del sito, aggravati nel tempo dall'umidità e dalla pioggia. Il peso delle radici degli alberi e del terreno del giardino del Colle Oppio che sovrasta la costruzione, allestito a inizio ‘900 potevano causare danni incalcolabili.

Il progetto di restauro della Soprintendenza

Nel 2011, quindi, la Soprintendenza statale, sotto la direzione di Fedora Filippi, diede avvio al progetto sperimentale di recupero per la Domus Aurea, che poneva al centro proprio il versante ovest del monumento che cammina sotto il colle Oppio. Obiettivo: applicare un sistema di coperture protettive che avrebbero isolato le sale minacciate dal peso del terreno da eventuali infiltrazioni d'acqua. Il progetto sperimentale è oggi in una fase avanzata di consolidamento della struttura, tanto da poter permettere l'apertura straordinaria del monumento, grazie soprattutto al lavoro delle tredici imprese e delle decine di archeologi, ingegneri, architetti impegnati nel progetto.
La prossima rappresenta un'esperienza senza precedenti per il pubblico, che potrà non solo riscoprire l'antica dimora imperiale, ma sarà testimone per la prima volta dal vivo del salvataggio di un opera d'arte millenaria.

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