Riapertura negozi a Roma: “Prova sulle fasce orarie fino al 21 giugno, poi aggiustiamo il tiro”
L'ordinanza firmata ieri dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, in merito agli orari di apertura e chiusura dei negozi è valida dal 18 maggio al 21 giugno. "Abbiamo creato un giro di boa fino al 21 giugno, analizziamo che cosa accade e poi aggiustiamo il tiro per il restante periodo", ha spiegato oggi l'assessore allo Sviluppo economico, Carlo Cafarotti, nel corso della commissione capitolina sul Commercio. L'amministrazione capitolina ha stabilito delle fasce orarie di apertura per le attività commerciali, pensate "per fluidificare i flussi degli addetti che attaccano e staccano dal lavoro e generare effetti di decongestionamento del trasporto pubblico locale. E' chiaro che si va verso una graduale riapertura, ma mettiamo in chiaro che bisogna essere prudenti. Per la tipologia di attività che potranno riaprire bisogna rifarsi ai provvedimenti governativi. Noi abbiamo prescritto gli orari per tutti, che possano aprire o meno non deriva dall'ordinanza sindacale, ma dai provvedimenti del governo".
Le fasce di apertura e chiusura dei negozi
Queste saranno le fasce:
- Gli alimentari, i supermarket (esclusi centri commerciali) e forni: dal lunedì al sabato possono apertura entro le ore 8.00 e chiusura entro le ore 15.00; apertura entro le ore 8.00 chiusura dopo le ore 19.00 ed entro le ore 21,30.
- Laboratori non alimentari: apertura dalle 9.30 alle 10.00 e chiusura tra le 18.00 e le 19.00
- Parrucchieri, estetisti, Phone center- Internet point: apertura dalle ore 11 .00 alle ore 11.30 e chiusura dopo le 19.00 ed entro le ore 21.30.
- Tutte le attività la domenica dovranno rispettare questo orario: apertura alle 8.30 e chiusura alle 15.00
In merito alla chiusura pomeridiana alla domenica, l'assessore Casarotti ha dichiarato che la decisione è frutto della "sintesi tra le richieste delle parti datoriali che volevano l'apertura totale e quelle sindacali che volevano la chiusura completa per la domenica, è una sintesi che è poco per i primi e troppo per i secondi, ma abbiamo trovato questo compromesso". Le fasce orarie, ha spiegato ancora l'assessore, sono pensate "per fluidificare i flussi degli addetti che attaccano e staccano dal lavoro e generare effetti di decongestionamento del trasporto pubblico locale".