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Riano, ubriaco picchia compagna e figlia minorenne: loro si barricano in camera e lo fanno arrestare

Un uomo di 43 anni è stato arrestato dai carabinieri di Castelnuovo di Porto con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Rientrato a casa completamente ubriaco, ha iniziato a litigare con la compagna, dopodiché ha iniziato a picchiare lei e la figlia minorenne. Le due si sono barricate in camera e hanno chiamato le forze dell’ordine, facendolo arrestare.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio
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Un uomo di 43 anni è stato arrestato dai carabinieri di Castelnuovo di Porto con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. A denunciarlo, la stessa moglie e la figlia, vittime dell'ennesima aggressione da parte del violento, spesso ubriaco e aggressivo nei loro confronti. Dopo l'ennesimo episodio di maltrattamenti cui si è reso protagonista, la donna ha preso la figlia, chiudendosi della camera, e ha chiamato i carabinieri per chiedere un intervento. Il 43enne, infatti, era rientrato a casa poco prima completamente ubriaco e, come al solito, si era scagliato contro la donna e la figlia minorenne per picchiarle. A scatenare la sua furia, un banale litigio: e così, in modo totalmente ingiustificato, e per porre fine a una discussione in cui non riusciva ad avere ragione a parole, ha deciso di picchiare la convivente e la figlia minorenne di lei.

Ubriaco aggredisce compagna e figlia minorenne, arrestato

Le due sono riuscite a salvarsi dalla furia dell'uomo chiudendosi a chiave nella stanza da letto. Dopo essersi barricate, hanno chiamato i carabinieri, giunti sul posto in pochi minuti. I militari sono entrati nell'abitazione, dove hanno bloccato l'ubriaco che continuava a dare in escandescenze, incurante del fatto che dentro casa fossero arrivate le forze dell'ordine. E invece cercava continuamente di aggredire la donna e la ragazzina, in questo caso ovviamente senza riuscirci perché veniva bloccato continuamente dai militari. Le due vittime sono state portate al pronto soccorso per essere medicate, dopodiché sono state dimesse con alcuni giorni di prognosi. Il 43enne, invece, è stato portato nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Deve rispondere dell'accusa di maltrattamenti in famiglia.

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