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Registrata all’anagrafe di Roma la figlia di due padri: è la prima volta nella Capitale

Il comune di Roma ha registrato per la prima volta all’anagrafe la figlia di due padri. È il primo caso nella Capitale, un precedente “importante per il ruolo della Capitale e per la prassi che apre”.
A cura di Stefano Rizzuti
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I tecnici del comune di Roma hanno effettuato “per la prima volta una trascrizione completa e spontanea di una bimba nata in Canada riconoscendone subito i due papà, tali grazie alla gestazione per altri”. Con l’espressione spontanea si intende che la decisione è stata presa senza l’intervento di un giudice. La notizia è stata annunciata dal legale che ha seguito il caso, Alexander Schuster. Il caso di Roma segue l’esempio di Torino, dove la sindaca Chiara Appendino ha deciso di riconoscere il figlio di due madri, una delle quali è una consigliera comunale. Quella di Torino è stata una scelta molto discussa negli ultimi giorni, a cui ora fa seguito quella di un altro comune a guida pentastellata, quello della Capitale governato da Virginia Raggi.

Come ricorda il legale che ha seguito questo caso ma anche altri simili in Italia, di recente due gemelli, figli di due padri, sono stati registrati all’anagrafe di Gabicce, un piccolo centro del litorale marchigiano. Però, secondo quanto spiega ancora Schuster, quanto accaduto a Roma è un caso completamente diverso, oltre che “di poco precedente a Gabicce”, considerato particolarmente “importante sia per il ruolo della Capitale, sia per la prassi che apre”.

I padri della bimba, soci dell'associazione ‘Famiglie Arcobaleno', spiegano di essere "molto felici della trascrizione del certificato di nascita di nostra figlia" e sperano che "anche altri comuni seguano questa via e che presto tutti i bambini con due papà o due mamme vedano riconosciuta la loro famiglia non solo dal punto di vista affettivo, ma anche giuridico". Il caso è stato reso noto dal legale su richiesta dei due padri che "pur desiderando rimanere anonimi, confidano che questi risultati positivi possano aiutare altre famiglie a conseguire la stessa dovuta tutela per i loro figli".

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