Regala alla figlia dell’ex un giocattolo avvelenato, sventato il progetto di vendetta
Un espediente ingegnoso e terribile per avvelenare e uccidere una bambina di appena un anno. Un progetto omicida per portare a termine la sua vendetta. Ad architettarlo una donna pazza di gelosia per quella bambina nata da una nuova relazione del suo ex compagno. Per avvelenare la bambina gli avrebbe regalato un giocattolo, un sonaglio, dove all'interno aveva infilato delle bacche velenose. Il terribile affresco, degno di una tragedia greca, emerge dalla denuncia presentata dal padre del bambino al tribunale di Roma lo scorso dicembre. Ma a rendere il quadro ancora più fosco e machiavellico un particolare: il regalo era stato consegnato nelle mani della bambina da una complice inconsapevole della donna, la figlia di 5 anni che aveva avuto con l'uomo che ora tanto odierebbe. La procura di Roma, verificati gli eventi, ha aperto un fascicolo per ‘tentato omicidio', fascicolo inviato anche ai colleghi napoletani: sarebbe proprio nel capoluogo campano infatti che il giocattolo avvelenato sarebbe stato confezionato la scorsa estate.
La piccola si è salvata grazie al fatto che, appena ha avuto in mano il giocattolo, l'avrebbe rotto scagliandolo per terra e facendo fuoriuscire le bacche velenose, subito notate dalla mamma e dai nonni, che gli hanno impedito di raccoglierle da terre e in ingerirle. Un sospetto quel del tentativo di avvelenare la bambina da parte dell'ex dell'uomo, diventato quasi certezza quando hanno fatto analizzare quelle bacche da un laboratorio specializzato che ha sentenziato: il veleno contenuto nelle bacche avrebbe potuto ucciderla.