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Covid 19

Raggi firma l’ordinanza: riaprono le aree gioco per bimbi, ma sanificazioni mai effettuate

Dopo l’ordinanza del 18 maggio scorso, che disponeva la riapertura dei parchi, ma non quella delle aree per i bimbi, la prima cittadina è tornata sui suoi passi e ha ordinato la rimozione delle transenne che circondavano, fino ad oggi, altalene e scivoli nei giardini pubblici di Roma. Le opposizioni, però, sollevano un dubbio: non risulta che le sanificazioni siano state effettuate. E allora che senso ha avuto tenere chiuse le aree gioco?
A cura di Enrico Tata
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Aree gioco chiuse
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La sindaca Raggi ha firmato un'ordinanza che dispone la riapertura "immediata" delle aree gioco all'interno di parchi, ville e giardini pubblici. Dopo l'ordinanza del 18 maggio scorso, che disponeva la riapertura dei parchi, ma non quella delle aree per i bimbi, la prima cittadina è tornata sui suoi passi e ha ordinato la rimozione delle transenne che circondavano, fino ad oggi, altalene e scivoli nei giardini pubblici di Roma. Le opposizioni, però, sollevano un dubbio: non risulta che le sanificazioni siano state effettuate. E allora che senso ha avuto tenere chiuse le aree gioco? Tra l'altro, hanno sottolineato i consiglieri di minoranza, a Roma sono stati aperti i centri estivi, ma i bambini, paradossalmente, non potevano, fino ad oggi, giocare con i giochi all'interno dei parchi.

Quando la sindaca diceva: "Non si possono usare i giochi perché non sanificati"

Spiega Davide Bordoni, consigliere della Lega: "Raggi dopo aver perseguitato per mesi, anche con incursioni che l'hanno resa protagonista a favore di telecamera, chiunque tentava di avvicinarsi alle postazioni ricreative nei parchi di Roma è arrivata a chiuderle e nastrarle perché pericolosi vettori del contagio ma adesso si starebbe andando verso un'ordinanza "via libera tutti"‘. "Non si possono usare le strutture ludiche perché non sono sanificate" era il mantra della sindaca che si scontrava con il paradosso, a detta dello stesso Comune, di essere sul territorio in un numero tale da non poter essere sanificate. Ma adesso rimossi i sigilli cosa succede, la prassi sarà far finta di niente? La pandemia è ancora in corso e non siamo scesi a contagi zero. Tanto rumore per nulla e troppi nastri stesi per niente, si riapre solo dopo che il peggio è passato e senza aver sanificato".

Scriveva ieri Amedeo Ciaccheri, presidente del Municipio VIII, prima della firma della nuova ordinanza sindacale: "L'ordinanza della Sindaca oltre a chiudere le aree gioco ne preveda la sistemazione e sanificazione che non risulta essere stata predisposta dal Campidoglio. Oggi, poi, abbiamo aperto i Centri Estivi e le bambine e i bambini potranno liberamente giocare cosa che non sarà possibile fare all'interno dei giardini comunali, grazie alle dimenticanze e approssimazione della Raggi. Le aree gioco vanno riaperte immediatamente e messe in sicurezza, ogni ulteriore perdita di tempo darà il segno di attenzione che questa amministrazione ha per il mondo dei più piccoli".

Spiegano i consiglieri del Partito democratico: "Giovedì, nel giorno in cui anche il governo stabiliva che le aree gioco per i bambini vanno riaperte, astenendosi sulla mozione presentata in Campidoglio dal gruppo del Partito democratico, il M5s aveva di fatto bocciato la nostra richiesta alla sindaca di ritirare subito l'ordinanza di divieto d'accesso agli impianti. Un'ordinanza che la sindaca riteneva giustificata dall'impossibilita' di eseguire la sanificazione giornaliera degli impianti e frutto di un'interpretazione molto opinabile dell'allegato 8 al dpcm del 17 maggio 2020". Nel testo infatti "si legge che tra i compiti del gestore ci sono la manutenzione, il controllo e la pulizia periodica degli impianti. Compiti cui l'amministrazione dovrebbe assolvere sempre, a prescindere dal Covid ma che per la Raggi risultavano ‘impossibili da assolvere'. Con il Dpcm datato 11 giugno e con il Bur del 13 giugno, governo e Regione Lazio levano all'amministrazione capitolina ogni alibi".

All'interno del decreto dell'11 giugno si legge che nelle aree gioco bisogna " garantire una approfondita pulizia delle aree e delle attrezzature, preferibilmente giornaliera o con una frequenza adeguata rispetto all’intensità di utilizzo. Qualora non sia possibile una adeguata pulizia delle attrezzature, non ne potrà essere consentito l’utilizzo".

L'ordinanza firmata dalla sindaca Raggi
L'ordinanza firmata dalla sindaca Raggi
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