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Ragazzini rapiti per costringere il padre a saldare i debiti di droga: “Li brucio vivi”

Tre spacciatori pregiudicati di Tor Bella Monaca, periferia di Roma, sarebbero coinvolti nel sequestro di due minorenni, di 12 e 14 anni, avvenuto a maggio del 2015 per un debito di droga.
A cura di En.Ta.
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Ragazzini rapiti per costringere il padre a pagare i debiti di droga. Tre spacciatori pregiudicati di Tor Bella Monaca, periferia di Roma, sarebbero coinvolti nel sequestro di due minorenni avvenuto a maggio del 2015. Secondo i carabinieri di Frascati i ragazzi, di 12 e 14 anni, sono stati rapiti all'uscita della loro scuola da M.R., 20enne arrestato oggi, la mattina del 29 maggio 2015. Il giovane, d'accordo con il fratellastro dei due minorenni, li avrebbe sequestrati per costringere il padre, un pusher della stessa organizzazione, a saldare un debito di droga di circa 50mila euro. I ragazzi sarebbero stati liberati dopo qualche ora in seguito ad alcune garanzie fornite dal genitore.

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"Mo se entro 20 minuti non venite giù li brucio, gli meno…te lo giuro sui miei nipoti…", avrebbero minacciato la madre dei due fratellini. I due sequestratori sono stati arrestati qualche giorno dopo l'episodio nell'ambito di una vasta operazione dei carabinieri che hanno sgominato il gruppo criminale che gestiva lo spaccio di stupefacenti a Tor Bella Monaca. I due si trovano ancora in carcere. Oggi è stato arrestato anche lo zio dei due bambini sequestrati per aver illecitamente detenuto in casa una pistola con cui voleva vendicarsi per quanto fatto ai nipoti. Anche lui si trovava già agli arresti domiciliari per un'altra causa.

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