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“Qui non vi vogliamo”: due trans mandate via da un ristorante a Latina

Massimina, trans romana, era con un’amica a Latina, dove voleva pranzare in un ristorante sul litorale. La proprietaria del locale le avrebbe impedito di sedersi a mangiare e l’avrebbe insultata dicendo di non volere trans.
A cura di Stefano Rizzuti
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Qui non vi vogliamo”: una frase detta in un ristorante sul litorale di Latina nei confronti di una donna trans, andata a pranzo con un’amica, a cui è stato impedito di sedersi nel locale per mangiare in quanto trans. La vicenda risale a giovedì quando Massimina Lizzeri, donna trans romana sulla quarantina, è stata avvicinata dalla cameriera del locale che ha detto loro di non essere vestite in maniera adeguato per un locale pubblico e che non potevano stare dentro con un cane.

Secondo quanto raccontato da Massimina, le due non erano vestite diversamente da altri clienti, coperte con pareo e pantaloncini. Hanno quindi proposto di mangiare fuori, ma a quel punto è intervenuta la proprietaria che avrebbe iniziato a insultare le due donne, dicendo loro “a voi trans non vi vogliamo” e spintonandole fuori dal locale.

L’episodio è stato comunicato dal Mit, il Movimento Identità Trans, che “agirà legalmente” come annunciato da Cathy La Torre, avvocata bolognese, attivista Lgbt e membro della segretaria nazionale di Sinistra Italiana. “Sono certa che anche le forze dell’ordine testimonieranno con quale transfobia si sono rivolti a Massimina”. Le due sono poi andata in un altro ristorante nelle vicinanze quando è arrivata anche una volante della polizia. La proprietaria ha però continuato a insultare le due trans.

Massimina ha presentato denuncia ai carabinieri per la vicenda e ha poi raccontato la sua storia al Mit, che l’ha riportata anche sulla sua pagina Facebook. Secondo quanto si legge sul post, la donna avrebbe chiesto a Massimina: “Sei uomo, donna, o frocio?”. E avrebbe poi inveito con varie frasi: “Qui non vi vogliamo né dentro né fuori”, “Vai via, vai al bordello”. Il Movimento Identità Trans ribadisce inoltre che “i nostri legali agiranno per tutelare la sua dignità e contro la discriminazione che ha subito” Massimina.

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