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Quartiere a luci rosse, il prefetto avverte: “Non si può fare, è illegale”

“Nel momento in cui si indicano delle zone si configura i favoreggiamento, cioè indurre la prostituzione in quelle zone”. Così il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro.
A cura di Enrico Tata
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“Non si possono fare perché significherebbe ammettere la prostituzione, cioè dire che è lecita”. E soprattutto, “nel momento in cui si indicano delle zone si configura il favoreggiamento, cioè indurre la prostituzione in quelle zone”. È chiaro il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro. Il quartiere a luci rosse di Roma, annunciato nei giorni scorsi dal presidente del IX municipio Andrea Santoro, non si può fare. Lo stabilisce, ricorda il prefetto, la legge Merlin, il provvedimento che abolì le case chiuse. Secondo il testo è punito con la reclusione “chiunque in qualsiasi modo favorisca o sfrutti la prostituzione altrui”.  "Per cambiare la situazione servirebbe una legge diversa. È una materia molto delicata, per cui servirebbe sicuramente un dibattito in parlamento per arrivare a una normativa che modifichi la legge Merlin". ha sottolineato Pecoraro.

Intanto il commissario del Pd romano, Matteo Orfini, annuncia che mercoledì pomeriggio ci sarà una riunione er discutere della proposta di creare zone a luci rosse nella Capitale “e ne uscirà la posizione del Pd. Alla riunione parteciperanno consiglieri comunali, parlamentari eletti a Roma, presidenti di Municipio e l'assessore Danese”.

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