Pugile Mirco Ricci e la madre condannati a 12 anni: sequestrarono un bimbo per droga

Non un tentativo di estorsione con minacce ma un sequestro di persona a scopo di estorsione. Come riporta Il Messaggero, sentenza ribaltata in appello per Mirco Ricci, pugile professionista conosciuto come ‘The Predator', e per la madre Palma Condemi, sotto processo per l'accusa di aver sequestrato un bambino di 9 anni per riavere indietro dalla madre una partita di droga da cinquemila euro. La prima Corte d'assise d'appello di Roma, presieduta da Andrea Calabria con Giancarlo De Cataldo ha stabilito per entrambi undici anni e dieci mesi di reclusione. In primo grado, madre e figlio erano stati condannati a quattro anni e mezzo di reclusione ciascuno per tentativo di estorsione con minacce. Oggi i giudici hanno ripristinato l'originaria imputazione al pugile e alla madre, riconoscendo l'attenuante della lieve entità del fatto e le attenuanti generiche prevalenti sulla minorata difesa. Nello stesso processo è stata confermata, invece, l'assoluzione già pronunciata in primo grado "per non aver commesso il fatto" per Francesca Ricci, sorella di Mirco, e Sonia Cataldi, zia del bambino.
Sequestrano un bimbo per riavere indietro una partita di droga
Mirco Ricci, ex campione intercontinentale Wba e italiano dei mediomassimi, allora 25enne, si era presentato a casa di una donna per riavere indietro una partita di droga. I fatti risalgono al 20 aprile 2016. L'uomo l'avrebbe colpita con un pugno alle costole portandole via il bambino. Poi, ha minacciato più volte la madre di ucciderlo. La donna, preoccupata, ha denunciato l'accaduto alla Polizia. Coinvolta nel sequestro anche la madre del pugile, Palma Condemi.