Prostitute cinesi a due passi dal Vaticano. Un’ora di sesso: 60 euro

Il listino prezzi era variegato: un'ora di massaggio ‘rilassante', veniva a costare dai 50 ai 100 euro. E nel trattamento era compreso il rapporto sessuale. Una vera e propria ‘casa chiusa' made in China, quella scoperta dalla Polizia Locale di Roma Capitale. I caschi bianchi del gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale, coordinati dal vice comandante Lorenzo Botta, hanno eseguito una ordinanza di arresto nei confronti di Y.J. cittadina cinese di 44 anni, che gestiva la propria attività in via Domenico Millelire, a due passi da San Pietro. S

Le indagini, iniziate nell'aprile dello scorso anno, hanno visto l'impiego di intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché di agenti che, fintisi clienti, hanno collocato microfoni e telecamere all'interno del "centro". Dalle risultanze ne è emerso un quadro inquietante, dove la "Mamasan", ovvero la donna che gestiva l'attività di prostituzione esercitava pressioni sulle ragazze per incitarle a spingersi sempre più oltre nelle offerte sessuali da praticare ai clienti e minacciando di lasciare in assoluta povertà le dipendenti che manifestavano delle remore. Per le ragazze il cui compenso effettivo, per ogni singola prestazione, corrispondeva a soli 5 euro, a fronte dei lauti guadagni della titolare. La 44enne cinese è stata appunto arrestata ed è finita ai domiciliari. La donna era scaltrissima: a quanto si è appreso, inoltre, dalle intercettazioni è emerso come la ‘mamasan' istruisse le ragazze a riconoscere gli eventuali agenti in borghese. Questi erano chiamati in gergo "I pescatori". La 44enne cinese, in particolare, diceva alle giovani che "i pescatori" non ti toccano mai, sottolineando inoltre di diffidare del cliente che non vuole toccarti od essere toccato nelle parti più intime.