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Processo Virginia Raggi, l’accusa: “Dichiarò il falso per evitare le dimissioni”

Secondo il pm Ielo, “se la sindaca Virginia Raggi avesse detto la verità riconoscendo che Raffaele Marra aveva ricoperto un ruolo decisivo nella scelta del fratello, l’apertura di un procedimento penale a suo carico sarebbe stata assai probabile. E lei era consapevole che in casi di iscrizione su registro degli indagati avrebbe rischiato di perdere il posto perché era quanto prevedeva il ‘Codice Etico’”. Questo secondo l’accusa il movente delle presunte bugie della sindaca di Roma.
A cura di Enrico Tata
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Secondo l'accusa nel 2016 Virginia Raggi dichiarò il falso per evitare di doversi dimettere. Se infatti avesse detto alla responsabile dell'Anticorruzione che la nomina di Renato Marra era stata decisa dal fratello Raffaele, ex braccio destro della sindaca di Roma, sarebbe incappata in un procedimento penale per abuso d'ufficio e, stando al Codice Etico del Movimento 5 Stelle (prima della sua modifica nel 2017), avrebbe dovuto presentare le sue dimissioni. Questo ha sostenuto oggi il pm ella procura di Roma Paolo Ielo nel corso della sua requisitoria all'udienza del processo che vede imputata Virginia Raggi per falso documentale.

Secondo il pm Ielo, "se la sindaca avesse detto la verità riconoscendo che Raffaele Marra aveva ricoperto un ruolo decisivo nella scelta del fratello, l'apertura di un procedimento penale a suo carico sarebbe stata assai probabile. E lei era consapevole che in casi di iscrizione a modello 21 (ovvero come indagata) avrebbe rischiato di perdere il posto perché era quanto prevedeva il ‘Codice Etico'. E' questo il movente della sua bugia". A gennaio 2017 il codice etico del Movimento 5 Stelle fu modificato e ‘ammorbito'. L'espulsione, nel nuovo documento modificato, è prevista solo in caso di condanna in primo grado per qualsiasi tipo di reato e non più solo per l'iscrizione sul registro degli indagati.

Raggi: "Surreale la deposizione di Raineri"

"A me a tratti è sembrato surreale, in questo procedimento parliamo di un mio presunto falso e invece ci siamo trovati di fronte a quattro ore di deposizioni a tratti simili al gossip. Non ho mai risposto alle interviste rilasciate, a volte mordendomi la lingua, per le cose palesemente false affermate", ha detto Virginia Raggi nel corso dell'udienza rispondendo a quanto detto in mattinata da Carla Raineri.  "Non conoscevo la dottoressa Raineri e mi era sembrata una persona molto preparata, per me era una opportunità avere un magistrato di primaria importanza come capo di Gabinetto. Anche se trovai subito strano il fatto che quando ci hanno presentate disse, ‘non ti preoccupare starò qui al massimo un anno, un anno e mezzo".

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