Processo a Raffaele Marra, rinviata la prima udienza. Raggi: “Se chiamata testimonierò”
Comincia con un rinvio il processo a Raffaele Marra, accusato di concorso in corruzione insieme all'imprenditore romano Sergio Scarpellini. I difensori dell'ex braccio destro di Virginia Raggi, infatti, hanno aderito allo sciopero dei penalisti e per questo, dopo una brevissima udienza, i giudici della II sezione penale hanno rinviato a domani l'inizio del processo. il Comune di Roma ha annunciato l'intenzione di volersi costituire parte civile. Stessa richiesta formulata dalle associazioni Assocosum, Cittadinanzattiva Onlus e Confconsumatori Federazione Lazio. In aula oggi era presente Sergio Scarpellini, non Raffaele Marra. Entrambi, arrestati lo scorso dicembre, si trovano agli arresti domiciliari.
II giudici, forse già domani, dovranno pronunciarsi in merito alla richiesta dei legali di Marra di chiamare come testimone la sindaca di Roma, Virginia Raggi. "Se e quando mi chiameranno andrò perché è un dovere previsto dal codice e quindi si rispetta", ha dichiarato oggi la diretta interessata.
Marra e Scarpellini furono arrestati su richiesta del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Barbara Zuin. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Marra avrebbe ricevuto 370mila euro da Scarpellini per l'acquisto di un appartamento a Prati Fiscali, Roma. Secondo la procura di Roma quei soldi sarebbero serviti all'imprenditore romano per ottenere favori da Marra, all'epoca dei fatti, 2013, dirigente in Campidoglio. Questa estate Virginia Raggi l'ha nominato prima vicecapo di Gabinetto e poi, dopo alcune polemiche da parte di esponenti del Movimento 5 Stelle, alla guida del Dipartimento Organizzazione e Risorse umane del Campidoglio. Un'inchiesta di Fanpage.it ha rivelato gli affari di Raffaele Marra a Malta, dove l'ex dirigente del Comune di Roma ha acquistato case, cavalli e yacht.